La Fiorentina rimonta il Basilea in trasferta, vince 3-1 e vola in finale di Conference League completando il capolavoro estemporaneo del calcio italiano che porta una squadra nell’atto finale di ogni competizione continentale. Vincenzo Italiano trascina la Viola a giocarsi una coppa europea a distanza di 33 anni dalla finale di Coppa Uefa 1990. Il 7 giugno a Praga affronterà il West Ham.

Ci sono voluti 120 minuti tra regolamentari e supplementari per piegare gli svizzeri grazie alla doppietta di Nico Gonzalez, alla quale aveva risposto Amdouni al 55′ per il temporaneo 1-1, e il gol di Barak al 129′ per conquistare un traguardo atteso per oltre tre decenni. Per i viola è la quarta finale europea della storia, dopo quelle giocate in Coppa dei Campioni nel 1957, in Coppa delle Coppe quattro anni più tardi e appunto quella di Coppa Uefa nel 1990.

Buon primo tempo della Fiorentina, che controlla il gioco fin dalle prime battute. I viola si rendono pericolosi per la prima volta, però, soltanto alla mezzora con un colpo di testa di Nico Gonzalez su cross di Biraghi con palla a lato. È il preludio al gol, perché al 35′ proprio su un angolo di Biraghi lo stesso attaccante argentino di testa firma l’1-0. Il Basilea, fino a quel momento inoffensivo, accusa il colpo e prima dell’intervallo rischia anche di subire il raddoppio con un colpo di testa di Bonaventura respinto dal portiere Hitz.

Dopo dieci minuti della ripresa il Basilea trova il pareggio con Amdouni che in area supera Igor e di destro infilza Terracciano sul secondo palo. Ma al 72′ è ancora Nico Gonzalez a riportare avanti i viola, con un sinistro angolato da centro area in mischia. Nei supplementari la partita viene poi interrotta per qualche minuto per soccorrere un tifoso viola colto da malore sugli spalti.

Quando ormai i rigori sembravano inevitabili, al 129′ la viola trova il guizzo vincente con Barak che, su sponda di Jovic, controlla la palla in area e batte il portiere da distanza ravvicinata. Con il Basilea ormai al tappeto, anche emotivamente, la Fiorentina legittima la vittoria anche grazie al palo colpito da Jovic prima del fischio finale dell’arbitro che manda Italiano e i suoi ragazzi alla finale di Praga.

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