Accogliendo la richiesta del pubblico ministero, il gip di Brescia ha disposto l’archiviazione per l’ex procuratore capo di Milano Francesco Greco, indagato per abuso d’ufficio in relazione all’indagine sulla gestione dei derivati Alexandria e Santorini del Monte dei Paschi di Siena. La contestazione era di non aver svolto fino in fondo gli accertamenti necessari su Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, rispettivamente ex presidente ed ex amministratore delegato della banca: nel processo di primo grado, infatti, la Procura aveva chiesto l’archiviazione degli imputati, condannati invece a sei anni dal Tribunale per aggiotaggio e false comunicazioni sociali. Per la stessa vicenda sono già stati indagati, sempre a Brescia, i sostituti procuratori milanesi Stefano Civardi, Giordano Baggio e Maurizio Clerici, tutti a loro volta archiviati.

In una nota il legale di Greco, l’avvocato Massimo Dinoia, fa sapere di non aver “mai avuto neanche una piccolissima incertezza sull’esito di questa vicenda: non poteva finire in altro modo“, scrive. “Si sa che un avvocato non può mai assicurare al proprio assistito, all’inizio di un procedimento, che le accuse contro di lui saranno archiviate, ma in questo caso ho fatto un’eccezione, anche perché conosco da decenni l’assoluta correttezza di comportamento del dottor Greco: sfidando ogni scaramanzia, gli avevo garantito fin dal primo momento che solo questo poteva essere l’esito”, aggiunge. “La Procura di Brescia ha poi fatto tutti i dovuti accertamenti ed è ovviamente arrivata alla conclusione che non c’era proprio niente di niente, per cui ha chiesto lei stessa, prima ancora che ne facessi istanza io, l’archiviazione”, conclude.

La Procura di Milano aveva chiesto di archiviare in fase preliminare anche l’indagine sulla contabilizzazione dei crediti deteriorati nel periodo compreso tra la relazione di bilancio 2014 e la semestrale del 2016 con le ipotesi di reato di false comunicazioni sociali, falso in prospetto e manipolazione del mercato per non aver inserito correttamente nei documenti contabili i dati su risultati d’esercizio, rettifiche e coefficienti patrimoniali di vigilanza, nella quale rispondono anche un altro ex presidente di Mps, Massimo Tononi, e il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, Arturo Betunio. L’archiviazione era stata negata dal gip Guido Salvini, che aveva disposto una nuova consulenza tecnica, affidata al commercialista Gian Gaetano Bellavia, che ha ribaltato le conclusioni dei pm Baggio e Civardi. Per questo filone è in corso una nuova udienza preliminare a Milano: le parti civili costituite sono circa quattromila.

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