Il mondo FQ

Diritti tv, la Serie A pensa a una co-esclusiva Sky-Dazn: ecco come potrebbe cambiare la trasmissione delle partite

Diritti tv, la Serie A pensa a una co-esclusiva Sky-Dazn: ecco come potrebbe cambiare la trasmissione delle partite
Icona dei commenti Commenti

La Serie A pensa a un piano per mantenere alti gli introiti dai diritti tv e punta al miliardo a stagione. E l’idea, secondo quanto scrive Repubblica, va ricercata in una nuova formula di concessioni delle immagini del massimo campionato che prevederebbe un’esclusiva a due Sky-Dazn, con un contratto non più triennale, bensì di 5 anni.

Per Luigi De Siervo, quello che interesserà i diritti tv dal 2o24 in poi sarà “il bando più difficile di sempre”, ma la nuova proposta sviluppata dai vertici è stata già ribattezzata “bando matrioska” proprio per la sua struttura che coinvolgerebbe più emittenti contemporaneamente.

Il problema è che per mantenere gli standard attuali, 927 milioni di euro all’anno pagati da Dazn nell’ultimo triennio, ci si deve inventare qualcosa perché nessuna tv è disposta a impegnarsi nuovamente a sborsare una cifra tanto alta. Cifra di cui, però, la Serie A ha bisogno. Così la Lega a maggio è pronta a lanciare la nuova offerta: almeno cinque pacchetti, ognuno con definizioni molto diverse. Ma quella che sembra poter accontentare sia venditore che acquirenti sembra essere una: dividere la torta tra Dazn e Sky, facendo in modo che entrambe abbiano quasi tutte le partite. Il campionato si potrebbe vedere sia su una che sull’altra in co-esclusiva.

Dazn, infatti, non potrà più contare sull’appoggio di Tim che gli permetteva di raggiungere cifre come quelle che sta pagando oggi per l’esclusiva dei diritti tv. Allo stesso tempo, Sky ha lanciato la nuova tv e vuole tornare prepotentemente ad avere un ruolo centrale nel campionato di calcio. Così l’idea è quella di dare 9 incontri su 10 a entrambe. Poi, sarebbe il cliente a scegliere a quale piattaforma abbonarsi. Questo permetterebbe alla Serie A di avere introiti al livello di quelli attuali e per un periodo più lungo, alle tv di poter avere tutte le partite sostanzialmente a metà prezzo e ai clienti di scegliere la piattaforma alla quale abbonarsi. A fare la differenza sul successo o il fallimento del progetto, quindi, sarebbero solo la competitività dell’offerta economica per gli abbonati e la qualità del servizio offerto. Sul prezzo finale, al momento, sembra esserci una differenza di circa 100 milioni tra quanto la Lega vorrebbe chiedere e quanto le tv sono disposte ad offrire.

E la decima partita? Verosimilmente, sarebbe la seconda scelta di ogni turno che finirebbe su una terza piattaforma. E a mostrare interesse sono, da quanto si legge, Amazon, felice dell’esordio con le partite europee, e Mediaset che tornerebbe sulla Serie A, dopo le esperienze positive sempre in Europa e Coppa Italia. Costo del singolo match? 100 milioni all’anno circa.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione