Sviluppare e testare carburanti a basso impatto carbonico, da usare nei motori termici e ibridi: è questo il target della sinergia fra Toyota ed Exxon Mobil per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra dei veicoli esistenti e di quelli ibridi e termici di nuova generazione, offrendo ai consumatori un’alternativa alle auto elettriche.

Ora i due colossi puntano a ottenere il sostegno del mondo politico, invitando le istituzioni a considerare l’impatto ambientale di un veicolo non solo per quanto concerne le emissioni di anidride carbonica prodotte durante l’utilizzo ma analizzando pure quelle generate nel corso dell’intero ciclo vita dell’auto (inclusa produzione e smaltimento). Inoltre, per Toyota ed Exxon Mobil la dipendenza dei veicoli elettrici da una rete energetica alimentata da fonti fossili (che producono gas serra) rende le auto a batteria meno pulite di quanto si vorrebbe far credere.

Le benzine allo studio sono sviluppate con un mix di materie prime, tra cui biomasse ed etanolo, utilizzando un processo di raffinazione che punta a ridurre sia le emissioni derivanti dalla produzione sia quelle generate allo scarico, abbattendole del 75%. Per Toyota ed Exxon Mobil la diffusione di questi carburanti consentirebbe di imprimere una forte accelerazione al processo di decarbonizzazione della mobilità.

“Non importa quale possa essere il ritmo della transizione all’elettrificazione: ci saranno ancora più di un miliardo di veicoli tradizionali in circolazione per un periodo piuttosto lungo” sostiene Tom Stricker, vicepresidente per la sostenibilità di Toyota. I combustibili a basse emissioni di carbonio, quindi, sono “abbastanza importanti per ottenere rapidamente le riduzioni di gas serra auspicate dalle Istituzioni”.

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