EY (Ernst & Young), uno dei quattro oligopolisti globali della revisione contabile e della consulenza, non potrà stipulare nuovi contratti in Germania con società di “interesse pubblico” per i prossimi due anni. Dovrà inoltre pagare una multa di 500mila euro. La decisione è stata presa dall’Apas, l’autorità tedesca di controllo del settore, in conseguenza del caso Wirecard, il colosso del i servizi finanziari, fallita nel 2020. EY è stata il revisore dei conti della società nel 2016, 2017, 2018, tre esercizi in cui erano state contabilizzate risorse per quadi 2 miliardi di euro che in realtà non esistevano. Secondo l’autorità tedesca EY ha quindi violato i suoi doveri professionali quando ha operato la revisione dei relativi bilanci.

Lo scandalo ha già indotto colossi tedeschi come Commerzbank, Kfw e Dws a sostituire EY con altri revisori. L’Apas ha sanzionato inoltre cinque membri del team di revisori (con multe che vanno da 23mila a 300mila euro) spiegando di non poter punirne altri sette poiché hanno restituito la loro licenza e quindi non ricadono più sotto la sua giurisdizione. “Siamo dispiaciuti di non essere riusciti a scoprire prima la frode ma abbiamo imparato lezioni importanti da questa vicenda”, ha dichiarato un portavoce di EY Germania, in cui si spiega cnhe che “EY Germany oggi è un’azienda diversa”

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