Le auto di nuova fabbricazione sono sempre più grandi e pesanti: il che aumenta significativamente il loro impatto climatico e la domanda di energia necessaria per costruirle ed alimentarle. A ribadire quella che sembra un’ovvietà è stato il Green NCAP – ente indipendente che promuove lo sviluppo di automobili a basso impatto ambientale –, che si è preso anche la briga di calcolare di quanto aumentino il consumo di carburante e elettricità al crescere della stazza del veicolo, termico, ibrido o elettrico che sia.

“Consumatori e produttori condividono l’onere di questa tendenza, dato il loro costante interesse per le auto più grandi, in particolare i SUV”, tuonano (a ragione) dal Green NCAP. Negli ultimi dieci anni il peso medio dei veicoli venduti è aumentato di circa il 9%, ovvero circa 100 kg. Le vendite di piccoli SUV sono aumentate di cinque volte, facendoli diventare i veicoli best seller nel 2022 con circa quattro milioni di unità immatricolate in tutta Europa. Le vendite di SUV di grandi dimensioni sono invece aumentate di sette volte, a circa 700.000 pezzi l’anno.

“I veicoli elettrici e l’elettrificazione in generale offrono un enorme potenziale nella riduzione dei gas serra, ma la crescente tendenza dei veicoli a diventare sempre più pesanti riduce questa prospettiva. Per contrastare questo fenomeno, Green NCAP invita i produttori a ridurre la massa dei loro prodotti e i consumatori ad acquistare i veicoli tenendo conto non solo della tipologia di propulsore che li spinge ma anche del peso complessivo dell’automobile”, sostiene Aleksandar Damyanov, direttore tecnico di Green NCAP.

Secondo gli studi di Green NCAP, tutti e tre i tipi di propulsori (100% elettrico, ibrido non ricaricabile e termico convenzionale), quando la loro massa aumenta, hanno il medesimo incremento del consumo energetico, pari a circa il 2% per 100 kg di peso in più; che si traduce, potenzialmente, in ulteriori 500-650 kg di emissioni di gas serra extra durante il ciclo vita del prodotto e 1,9-2,4 MWh di domanda energetica aggiuntiva durante la fase di produzione (senza batteria e incluso il riciclaggio). Le conseguenze di un aumento di peso di 100 kg su un’auto compatta sono ancora più gravi, comportando circa 1,4 tonnellate di emissioni di gas serra extra e 5,7 MWh di energia in più per produrla. Insomma, l’industria dell’automotive ha bisogno di mettere a dieta i propri prodotti per diventare più sostenibile ma continua a sfornare automobili sempre più obese…

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