“Siamo sconcertati e preoccupati per l’inconcludenza della classe politica. I malati di cancro non possono aspettare e con la Favo chiedono risposte concrete e immediate al ministro della Salute”. Elisabetta Iannelli, segretario generale della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo), commentando la mancata approvazione degli emendamenti alla legge di Bilancio con i quali il governo si era impegnato a stanziare 10 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024 per dare avvio al Piano oncologico Nazionale.

Questo primo intervento era stato annunciato e poi escluso dalla prima finanziaria del Governo Meloni, ha ricordato la Favo in una nota. “Governo e opposizioni hanno continuato a essere sordi alle richieste dell’Unione Europea di salvare dal cancro 3 milioni di vite umane entro il 2030, di cui quota parte di malati oncologici italiani, ma soprattutto dimostrano una inaccettabile, grave indifferenza alla tragedia che vivono milioni di nostri concittadini malati di tumore”, ha proseguito Iannelli. Ricordando le ripetute “dichiarazioni di impegno del ministro Schillaci e degli altri esponenti governativi e parlamentari, dell’intero arco costituzionale, rilasciate in sedi istituzionali e pubbliche”.

Le diagnosi di tumore in Italia sono aumentate anche a causa dei ritardi legati al Covid-19, ma a nulla è valso l’allarme lanciato dall’Associazione italiana oncologia medica (Aiom) pochi giorni fa alla presenza di Schillaci. “Servono stanziamenti economici e risorse umane per realizzare il piano oncologico, le parole altrimenti diventano pietre dolorose”, ha concluso il segretario generale Favo.

La cura dei tumori costa al nostro Paese 16 miliardi all’anno, da aggiungere ai 5 che i cittadini tirano fuori dalle proprie tasche per accelerare i tempi di una diagnosi. Serve un impegno senza precedenti per evitare che i tumori diventino la prima causa di morte nel nostro continente: lo dice l’Europa, dove, nel 2020, ogni giorno, 11.000 persone si sono ammalate e 5.000 hanno perso la vita a causa di una patologia oncologica. Alla presentazione de I numeri del cancro in Italia nel 2022, nei giorni scorsi, il ministro Schillaci aveva rassicurato sulle risorse per il Pon. Ma poi le cose sono andate diversamente.

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