La nostra Transafricana torna in Sudafrica. Il confine tra Mozambico e Sudafrica è estremamente facile e veloce da attraversare e dopo più di 3 mesi in giro per l’Africa percepiamo una piacevole aria di casa. Prima tappa: Johannesburg, la capitale economica dello stato con i suoi contrasti e la sua storia turbolenta. A Johannesburg si trovano quartieri moderni e lussuosi, ricchi di locali e ristoranti alla moda, tranquilli quartieri borghesi disseminati di case unifamiliari e infine le township, le baraccopoli, dove si concentrano i livelli più poveri della società. Proprio da una di queste township, Soweto, è nato il movimento anti apartheid guidato da Nelson Mandela che abitava proprio in questa township, che oggi conta più di un milione di persone.

Negli anni, Soweto ha sùbito forti cambiamenti. Nata per raccogliere i lavoratori impegnati nelle miniere d’oro è diventata sempre più il luogo dove durante l’apartheid venivano “deportati” i neri e in seguito la prima casa di coloro che cercavano fortuna in città. Oggi Soweto è una città nella città, alcune aree si sono evolute e oggi al suo interno sorgono le ville dei rapper che sono nati in questa zona e non vogliono lasciarla. E’ stato realizzato un museo in quella che fu la casa di Mandela ed è stato costruito un museo dedicato alla rivolta degli studenti che ha di fatto determinato l’inizio della caduta dell’apartheid.

In città si trova anche il nuovissimo e bellissimo museo dell’Apartheid che racconta attraverso un percorso di visita innovativo le tappe che hanno portato alla caduta di questo regime. Johannesburg, durante i weekend, si anima grazie a numerosi farmer market dove è possibile trascorrere una giornata ascoltando musica dal vivo, facendo shopping di artigianato e gustando buonissimi cibi di strada preparati dalle numerose bancarelle.

Lasciata Johannesburg ci inoltriamo nel cuore del Sudafrica, in quella regione fantastica che è il deserto del Karoo con i suoi paesaggi incredibili, le immense farm e quella affascinante desolazione che solo il deserto sa regalare. La Route R62 è una strada che attraversa paesi di frontiera. Una sorta di Route 66 sudafricana dove si incontrano numerosi farm stall che realizzano prodotti artigianali buonissimi e cucinano piatti tipici.

Il Karoo ospita un’area protetta molto interessante, il Karoo National Park al cui interno si trovano, oltre a formazioni rocciose incredibili, anche numerose specie animali tra cui leoni, eland, zebre, iene e altre antilopi e anche molte specie di rettili, in particolare le tartarughe. Da non perdere la cittadina di Barrydale. Qui il tempo sembra essersi fermato e si respira un’atmosfera unica, come unici sono i locali che si affacciano sulla R62. Ristoranti e bar che sembrano usciti da un film pieni di vecchi rottami divenuti elementi d’arredo, antiche insegne pubblicitarie e divertenti targhe e cartelli. La R62 termina nella regione vinicola che si trova a nord ovest di Cape Town, ma questa è un’altra storia che vi racconteremo in seguito.

Continuate a seguirci, stiamo per tornare nella penisola del capo e a Cape Town.

Articolo Precedente

Natale in Messico, un viaggio tra storia e mare

next
Articolo Successivo

Kenya: Watamu, tra natura, storia e maree

next