“Quando il limite all’uso del contante era di 1000 euro dovevo inventarmi degli stratagemmi per fare acquisti importanti o per depositare i soldi nel conto corrente. Vivevo nel timore di essere segnalato all’Agenzia delle entrate“. Ora invece è più tranquillo Marco, artigiano di Varese che, dalla sezione del Corriere della Sera dedicata alle lettere dei lettori, spiega chiaramente e in poche righe qual è il pregio principale dell’innalzamento del tetto del contante a 5mila euro.

“Sono uno dei tanti che fattura solo una parte delle sue entrate”, ammette candidamente il signor Marco, specificando che in questo modo ha la possibilità di risparmiare su Iva, contributi e Irpef. “E posso a mia volta fare risparmiare qualcosa ai miei clienti che, non potendo portare niente in detrazione, sono ben disposti a pagare in contanti”. Ora, dopo il via libera dal Consiglio dei ministri al provvedimento sull’innalzamento del limite del contante, potrà spendere fino a 5mila euro in una volta sola, senza che nessuno sospetti niente. Tanto che, dalle pagine del quotidiano di via Solferino, esulta: “Vivrò molto più serenamente“.

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Il reddito di cittadinanza? Ce lo chiede l’Europa!

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