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Paolo Ruffini, il suo film in una sala quasi vuota. Lui stringe la mano ai pochi presenti: “Grazie infinite” (Video)

“Io non fingo mai: ci sono sale piene e sono felice quando questo accade. Ma io presento il film in tutte le sale, anche in quelle dove ci sono pochi spettatori...", il commento dell'attore e regista

di Luca Guarneri

Paolo Ruffini è attualmente impegnato con la promozione del nuovo film “Ragazzaccio”, pellicola che lo vede anche nel ruolo di regista. Il film, uscito il 3 novembre in tutta Italia, è stato anticipato da una prèmiere al multisala di Piazza Cavour a Roma, con la presenza di pubblico e numerosi ospiti vip. Ruffini ha poi deciso di incontrare il suo pubblico anche successivamente, in altre sale. Tutte le incursioni in sala sono state documentate dal comico attraverso i suoi profili social. A colpire i followers però è stato un video che mostra una sala quasi vuota durante la proiezione del suo film. Paolo ha deciso di riprendere comunque il momento e renderlo pubblico. “Io non fingo mai: ci sono sale piene e sono felice quando questo accade. Ma io presento il film in tutte le sale, anche in quelle dove ci sono pochi spettatori. E quando questo accade li ringrazio uno per uno!”, ha commentato l’ex conduttore di Colorado. Il comico ha inoltre deciso di stringere la mano ai pochi presenti in sala per ringraziarli personalmente non solo per aver pagato un biglietto per assistere ad un suo film, ma per aver contribuito anche a supportare il mondo del cinema indebolito dall’arrivo delle piattaforme streaming e dalla pandemia: “Grazie infinite a tutti coloro che stasera lasciano il comodo divano e le loro piattaforme per andare al cinema. Ragazzaccio ha un grande passaparola, e vive grazie a voi!”, ha commentato il regista. Il film, che vede la partecipazione anche di Giuseppe Fiorello, Sabrina Impacciatore, Massimo Ghini, l’influencer Jenny De Nucci e Alessandro Bisegna tratta il tema delicato della pandemia visto dagli occhi della Generazione Z. Un adolescente in piena crisi generazionale diviso tra scuola a distanza, litigi con i genitori e primi amori via social. Un viaggio nei sentimenti (non quello di “Temptation Island”) che porterà il protagonista del film, Mattia, ad amare se stesso.

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