Mercedes-Benz alla fine ha deciso di gettare la spugna e lasciare il mercato russo. L’azienda tedesca, previa approvazione delle autorità e attuazione delle condizioni contrattuali previste, venderà le azioni sia delle sue filiali industriali che di servizi finanziari ad un investitore locale, riducendo di fatto la sua esposizione in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina a fine febbraio. Fatto che, secondo il direttore finanziario di Mercedes-Benz Russia, Harald Wilhelm, non dovrebbe avere effetti significativi sulla redditività e sulla posizione finanziaria del gruppo, oltre a quelli registrati nei trimestri precedenti. La quota del 15% detenuta nel costruttore russo di autocarri Kamaz verrà invece trasferita a Daimler Truck.

Quella della casa di Stoccarda, che aveva già sospeso la produzione locale a marzo nella sua fabbrica vicino Mosca (in foto), arriva dopo decisioni analoghe prese da altre aziende automotive. Tra questi, il gruppo Volkswagen sta cercando un investitore che rilevi la sua fabbrica di Kaluga, dove la produzione è stata interrotta subito dopo l’inizio della guerra. Nissan ha dichiarato che cederà le sue attività in Russia a un’entità statale per 1 euro (0,97 dollari). Questa settimana, poi Kia ha fatto sapere che che sta valutando la possibilità di chiudere il suo stabilimento di San Pietroburgo, gestito da Hyundai Motor. Parimenti, anche Toyota ha deciso di non produrre più in Russia.

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