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Ultimo aggiornamento: 13:48 del 21 Ottobre 2022

Cacciari: “Audio Berlusconi? Tutti diversivi per distrarre la gente. Ma poi cosa avrà mai detto questo pover’uomo?”

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Gli audio di Berlusconi? Sono tutti diversivi per far discutere la gente della partita di calcio anziché di farla discutere di come sfangarla alla fine del mese o del figlio disoccupato o del figlio sottopagato. Ma vogliamo scherzare? Cosa voglia che me ne freghi delle battute di Berlusconi, tra l’altro sottratte in quel modo?”. Così il filosofo Massimo Cacciari, ospite della trasmissione “L’Italia s’è desta” (Radio Cusano Campus), si pronuncia sugli audio di Silvio Berlusconi in merito alla guerra all’Ucraina e alla sua amicizia con Putin.

Cacciari sottolinea: “Certo, quegli audio sono indice della difficoltà estrema di questo governo, che si sorregge su una coalizione che non è una vera coalizione, perché le posizioni su questioni essenziali di politica estera, di politica interna, di politica economica sono molto diverse. Il vero punto è questo. Ma, per il resto, che cosa avrà mai detto ‘sto povero Berlusconi? Ha fatto una battuta sul fatto che è amico di Putin. Ma perché, scopriamo adesso che è amico di Putin? Almeno non lo nasconde. Onestamente – aggiunge – mi sembra anche serio, perché invece sarebbe stato comico se avesse rinnegato la sua amicizia con Putin, visto che fino al giorno prima si abbracciavano e si baciavano. Le parole di Berlusconi su Zelensky? È un peccato non pensarla bene sul presidente dell’Ucraina? Lo chiedo alla stampa nazionale e ai media: dire che Zelensky non mi piace molto è diventato un peccato? Bisogna per forza inginocchiarsi di fronte all’eroe? Ma vi sembra sensato?”.

L’ex sindaco di Venezia si esprime poi sugli scenari possibili della guerra in Ucraina: “O la Russia si suicida, come ha ricordato Kissinger, attraverso attacchi che nessuno vorrebbe nominare oppure si arriva a un punto in cui si costringa la Russia alla resa militare. E in quest’ultimo caso regaliamo totalmente la Russia alla Cina. Bel colpo. È chiaro come il sole che l’avversario strategico degli Usa è la Cina e non è la Russia, che è economicamente disastrata e ha un governo debolissimo destinato ad andare a casa. E questo lo ripetono da decenni gli analisti strategici americani”.

Cacciari conclude amaramente: “La verità è che continuiamo ad aumentare le contraddizioni e ad aggravarle, nodo su nodo. La storia insegna inequivocabilmente che a un certo punto questo nodo non è più scioglibile, neanche dal Padreterno. E allora che si fa? Si taglia, come fece Alessandro Magno col nodo gordiano. E come si taglia quel nodo nella storia dell’umanità? Con le guerre, non c’è niente da fare. E noi stiamo andando direttamente in quella direzione. Auguri per figli e nipoti. D’altra parte, le guerre le hanno sempre fatte i vecchi, ma coi giovani che applaudivano, perché sono facili prede della propaganda. Così è stato nel 1914 e nel 1940: i giovani applaudivano e andavano a morire“.

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