Ci sono molti italiani che la pensano sostanzialmente come Berlusconi. Questo può piacere o meno, ma è un dato di fatto. In più, un numero ancora maggiore di italiani è preoccupatissimo di una eventuale guerra nucleare. Il terzo dato di fatto ci arriva invece dagli Stati Uniti“. Sono le parole del direttore de ilfattoquotidiano.it e di FQ Millennium, Peter Gomez, che, intervenendo a “L’aria che tira” (La7), spiega: “Ieri il leader dei Repubblicani alla Camera dei rappresentanti, Kevin McCarthy, ha detto che se il Partito repubblicano vincerà le elezioni a medio termine, il futuro Congresso degli Stati Uniti non firmerà un assegno in bianco per Zelensky. Questo vuol dire che molto sta cambiando e Berlusconi probabilmente questo lo sa”.

Gomez chiosa: “Tutti ci rendiamo conto che siamo di fronte a due prospettive: o la guerra durerà tantissimo oppure Putin, messo alle strette, non immediatamente ma tra molti mesi potrebbe usare la bomba atomica. Credo allora che gli interventi di Berlusconi, al di là di tutte le considerazioni sulla ricattabilità, che ho fatto anche io, andrebbero inquadrati in questo contesto, cioè in un sentimento che è presente nel Paese“.

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Gomez a La7: “Berlusconi? Chi fa queste uscite sa che i servizi segreti Usa lavoreranno su di lui. Il suo era forse un messaggio a Putin?”

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