“Ogni singolo euro di extra utile dovuto alle distorsioni di questa fase, a Mantova, torna nelle tasche dei cittadini. Nella nostra città non ci sarà nessuna speculazione ai danni di famiglie già provate da questi folli rincari”. A dirlo è il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, che nei giorni scorsi ha illustrato un intervento concreto, al momento unico in Italia come sottolinea il Comune in una nota, contro il caro bollette, in particolare di quelle che stanno interessando i cittadini serviti dal teleriscaldamento. Una modalità che, nel comune di Mantova, tra utenze domestiche e attività economiche, riguarda circa il 50% dei residenti.

In sinergia con Tea Spa, la multiutility pubblica che gestisce il riscaldamento in città e di cui il Comune detiene il 72% delle azioni, l’amministrazione ha deciso di varare una misura di intervento che prevede una totale ridistribuzione degli extra utili per 8 milioni di euro, di cui 7 milioni provenienti proprio dal teleriscaldamento della città di Mantova. Un problema, quello degli aumenti insostenibili dei costi del teleriscaldamento per i cittadini, che riguarda tutto il Paese con rincari enormi, “stimati anche attorno al 200% – spiega l’amministrazione comunale – rispetto al 2020. Rincari superiori a quelli, già esorbitanti, del mercato tutelato del gas”.

L’aumento dei costi tra il 2020 e il 2022 per gli utenti del gas a mercato tutelato ha visto incrementi del 151%, che salgono fino al +200%, come detto per gli utenti allacciati al teleriscaldamento. A far crescere così tanto il costo del teleriscaldamento, come spiega sempre l’amministrazione comunale, hanno contribuito diversi fattori come “gli effetti distorsivi e speculativi del mercato, alcune componenti tariffarie legate al costo per Megawatora (Mwh) e i mancati interventi governativi su Iva, accise e oneri di sistema”.

Se da una parte c’è chi piange, i cittadini colpiti pesantemente da quest’impennata di costi per l’utilizzo del gas, dall’altra ci sono le aziende distributrici che in molti casi hanno beneficiato di extra utili. L’analisi sulla dinamica della costituzione del prezzo all’utenza attualmente in vigore, incrociata l’andamento dei prezzi di mercato, effettuata dall’amministrazione comunale insieme alla sua partecipata Tea Spa che come detto si occupa della gestione del teleriscaldamento in città, ha consentito di prevedere un extra utile di circa 8 milioni per il gestore mantovano.

Da qui la decisione del sindaco e dell’amministrazione da lui guidata, d’accordo con la società gestrice, di adottare una misura pensata “all’insegna dell’equità – spiega il Comune – e della trasparenza societaria” rimettendo, concretamente, 8 milioni di euro nelle tasche dei mantovani e riducendo, in alcuni casi azzerando, la differenza fra i costi sostenuti dagli utenti del gas sul mercato tutelato e quelli serviti dal teleriscaldamento.

Entrando maggiormente nel dettaglio, la misura adottata dal Comune di Mantova prevede di ridistribuire 7 milioni di euro a beneficio delle utenze domestiche e delle attività economiche allacciate al teleriscaldamento con uno sconto direttamente nelle bollette di novembre e dicembre che varierà tra il 20 e il 30% a seconda dei singoli casi. Inoltre, verrà destinato un ulteriore milione di euro per due nuovi bandi a beneficio degli utenti del gas, con un occhio di riguardo per i redditi medio bassi e bassi e per gli anziani che possono contare su pensioni minime o pensioni sociali.

Quest’operazione permette di produrre due benefici, come spiega l’amministrazione comunale. Il primo è evidente, ed è quello di venire incontro alle famiglie e alle imprese aiutandole a sostenere quest’incremento, per alcuni insostenibile, di costi delle bollette divenute un vero e proprio incubo. Ma c’è anche un chiaro beneficio ambientale perché, eliminando la differenza tra i costi del gas e quelli del teleriscaldamento, viene sostenuta la funzione positiva per l’ambiente che caratterizza l’impiego del teleriscaldamento.

Il sindaco di Mantova sottolinea anche come quest’operazione sia stata agevolata dalle caratteristiche pubbliche dell’ente gestore del gas: “Tea – evidenzia Palazzi – è un’azienda pubblica e qui si dimostra tutta la differenza tra una proprietà pubblica e quella privata nella gestione di servizi pubblici locali”. Inoltre, il primo cittadino mantovano, lancia un’esortazione al nuovo governo invitandolo “ad adottare – dice – le misure prese per il gas anche per il teleriscaldamento e a varare subito misure per sostenere famiglie, imprese e anche i Comuni nel reggere una fase che sta facendo saltare i bilanci e che produrrà disoccupazione, riduzione drastica dei consumi e taglio dei servizi”.

Una misura, quella adottata dal Comune di Mantova, condivisa anche dalla Cgil: “Da mesi – spiega il segretario provinciale della Cgil di Mantova, Daniele Soffiati – sosteniamo che gli extraprofitti delle società energetiche siano generati da un sistema non equo che colpisce i cittadini. Quella adottata dal Comune di Mantova è un’iniziativa che condividiamo e riteniamo concreta e in grado di rispondere velocemente a un’emergenza che colpirà molte famiglie e non consente di aspettare troppo”.

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