Salve a tutti, sono Francesca e ho dodici anni. Non so bene se considerarmi una bambina atipica, ma una delle mie più grandi passioni, insieme a Occhi di Gatto e Lady Oscar, è La Signora in Giallo, un telefilm che danno su Rai 1 all’ora di pranzo.

Sono una grandissima fan della protagonista, Jessica Fletcher, una deliziosa donna di mezz’età, vedova, che vive tutta sola in un piccolo paese della provincia americana. E’ una scrittrice di romanzi gialli che inevitabilmente si ritrova sempre coinvolta nelle indagini di un qualche omicidio, nella vita reale. Dove c’è un delitto, c’è Jessica Fletcher. E’ bravissima, acuta e intuitiva e riesce sempre a scovare il colpevole, tanto che persino le forze dell’ordine si affidano al suo fiuto infallibile. Il cibo nel piatto si raffredda sempre, perché sono letteralmente rapita da quello che accade nel telefilm. Aspetto con ansia il momento in cui, con la sua solita eleganza, Jessica svelerà a tutti chi è l’assassino e spiegherà come è arrivata a quella conclusione. Se potessi, lo guarderei per ore. Purtroppo, dovrò aspettare domani per poter vedere un nuovo episodio.

Salve a tutti, sono Francesca, ho 40 anni e credo di aver visto tutti i 263 episodi de La Signora in Giallo. Ancora non so se sono stata o meno una bambina atipica, so però che dal primo istante in cui vidi Angela Lansbury sullo schermo me ne innamorai. Negli anni, sono andata spulciare un po’ nella sua filmografia, ma è talmente vasta che occorrerebbero anni per poter vedere tutti i film, gli spettacoli, i musical che ha fatto. Per non parlare del doppiaggio (l’indimenticabile voce della teiera Ms. Brick, ne La Bella e La Bestia – Disney o in Anastasia, sempre targato Disney). Settantasette anni di carriera, costellata da premi e riconoscimenti a livello mondiale, tra cui sei Golden Globe, un Oscar alla carriera, sei Tony Award.

La simpatica e arguta Jessica Fletcher è sicuramente il personaggio che l’ha resa più celebre e al quale sono particolarmente affezionata, ma se dovessi scegliere un altro film che mi lega al ricordo di questa magnifica artista sarebbe Pomi d’Ottone e Manici di Scopa. Un film d’animazione degli anni 70, in cui la Lansbury interpreta Ms. Price, un’apprendista maga alle prese con tre bambini e un simpatico imbroglione, il tutto ambientato durante la Seconda guerra mondiale. Di recente, ho sottoposto il film al giudizio inflessibile di mia figlia – altra grande amante di cinema – la quale, com’era prevedibile, lo ha amato moltissimo (e lo ha voluto rivedere svariate volte!).

Negli ultimi anni, mi è capitato di vedere Angela Lansbury in occasione di qualche premiazione o di ascoltare una sua intervista e sono sempre stata colpita dal suo sorriso e dall’energia travolgente che emanava. Ricordo in particolare una delle sue ultime partecipazioni teatrali nel 2019, con L’Importanza di Chiamarsi Ernesto. Oppure penso alla sua interpretazione ne Il Ritorno di Mary Poppins e al regista Rob Marshall che, durante una presentazione, la definisce legendary. E in effetti, se dovessi scegliere un aggettivo per descrivere questa incredibile attrice, cantante, ballerina, doppiatrice, quest’artista poliedrica sarebbe certamente questo: Angela Lansbury è leggendaria.

Si è spenta ieri, a cinque giorni dal suo 97esimo compleanno, lasciando al mondo l’eredità preziosa della sua arte, che sarà per sempre fonte d’ispirazione per le generazioni future. Una donna elegante e riservata, mai scontata, brillante e simpatica, con una classe innata che ha sempre trasferito nei suoi personaggi. E forse è proprio per questo che ha conquistato intere generazioni e che il suo ricordo è così importante: il suo modo di fare arte era raffinato, frutto di tanto studio e di un talento gigantesco, oltre che di un’innata signorilità. Tutte cose che fanno sì che un’artista non venga mai più dimenticato. Rest in peace, Ms. Lansbury, e grazie per ogni singolo frammento di bellezza.

Articolo Precedente

Francia, perché noi italiani provochiamo sempre pensieri da ‘badanti’

next
Articolo Successivo

Amazon Storyteller 2022: i cinque finalisti della terza edizione

next