Sono passati molti anni dall’ultima visita su Monkey Island e con un annuncio del tutto inaspettato Ron Gilbert, l’autore della saga, ha portato sugli schermi una nuovo capitolo della sua opera, rimasta nel cuore di tantissimi videogiocatori.
Dopo un riassunto dei capitoli precedenti ideale per i neofiti quanto per i veterani della saga l’avventura prenderà il via dal parco giochi dove si era concluso il secondo capitolo, dando modo al giocatore di impratichirsi con le meccaniche di gioco e intanto rivivere alcune vicende precedenti, cosi da arrivare preparati all’inizio di questa nuova avventura dove verrete chiamati a interpretare ancora una volta il prode Guybrush Threepwood, tornato ancora una volta sull’isola per cercare di carpirne ancora una volta i segreti.

Tutto inizia da Mêlée Island, luogo ameno dove il coraggioso pirata sta cercando di reclutare una nuova ciurma per partire all’avventura, con il malcontento generale degli altri pirati presenti sul posto; sin dall’inizio del gioco, possiamo riconoscere le meccaniche classiche di quello che è un genere praticamente inventato dallo stesso Monkey Island, ovvero i punta e clicca, e questo titolo è davvero un perfetto esponente di questa tipologia di gioco, lasciando al cursore tutte le azioni possibili, dallo spostamento da un punto all’altro della schermata, alla ricerca di indizi e enigmi da risolvere, raccogliere gli oggetti presenti e ovviamente esaminarli per poterli utilizzare il tutto intervallato da enigmi ambientali più o meno complessi.

É evidente che questa nuova avventura ha l’intenzione di accontentare tutti i giocatori, e non solo chi arriva dalle produzioni precedenti, risultando forse troppo semplice negli enigmi da risolvere e favorendo sicuramente la trama; la possibilità di saltare i dialoghi, o di rileggerli in caso di necessità, dimostra però che la ricerca di indizi, soprattutto nei dialoghi degli NPC che incontreremo, resta uno dei punti cardine di questa tipologia di giochi.


Graficamente Return To Monkey Island è splendido, la scelta di una grafica quasi colorata ad acquarello dona una nuova vita alla saga, dipingendo non solo personaggi meravigliosi ma anche degli sfondi che non hanno niente da invidiare alle vecchie produzioni in pixel art, allo stesso modo il comparto audio regala musiche di atmosfera e un ottimo doppiaggio in inglese, con una traduzione a regola d’arte nella nostra lingua.

Prima di Provare questo nuovo capitolo ci siamo chiesti se fosse facilmente fruibile da chi non avesse giocato i primi episodi, per ovviare a questa problematica assolutamente relativa è stato introdotto un “diario dei ricordi” che narra tutti i punti salienti delle precedenti avventure di Guybrush, togliendo cosi ogni tipo di dubbio riguardo alla fruibilità per i nuovi giocatori.

Return To Monkey Island è un grande ritorno di una saga storica, uscito in un momento i cui l’industria dei vide0giochi sembra voler riscoprire le sue origini e i generi che sembravano ormai dimenticati, e che potrebbe segnare il ritorno di altri marchi storici delle avventure grafiche punta e clicca; un gioco consigliato a tutti gli amanti del genere ma anche a chi si vuole avvicinare a questa tipologia di videogiochi, nel migliore dei modi.

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