Prosegue la lista di casi di consumatori che rimangono di sasso di fronte agli scontrini di bar e locali in questa calda estate. Nelle scorse settimane, solo per citarne alcuni, abbiamo avuto la colazione a Capri e il pasto consumato al Nikki Beach di Porto Cervo. Questa volta ci si sposta sul litorale romano, a Fregene. Qui un aperitivo è costato 753 euro a una comitiva di 21 persone che ha deciso di godersi il tramonto al Singita, noto stabilimento balneare. Il gruppo aveva ordinato del vino, pinsa, alcuni spritz, delle pepsi, alcuni cocktail e delle lattine di birra. A infastidire i clienti, come riporta anche Il Messaggero, è stato il costo del coperto: 25 euro a persona per il posto a sedere (molti sono rimasti in piedi), per un totale di 525 euro. Dal momento che non tutti hanno accettato il conto, si è deciso di contattare l’Associazione Giustitalia, organizzazione che si occupa di far rispettare il Codice del Consumo. Come indicato dal presidente, il dott. Luigi De Rossi, sarà presentato un esposto in Procura per truffa, ma anche una denuncia alle Autorità amministrative competenti per chiedere la revoca della concessione allo stabilimento balneare.
Tre sono le tipologie offerte dal Singita. Una prevede il servizio al bancone, senza costi aggiuntivi. Se invece si vuole prendere il telo e portarlo in spiaggia, allora si paga il servizio 3 euro. Infine il caso del “baldacchino”, oggetto della polemica, che comprende anche un aperitivo. “Offriamo cous cous, gamberi e altre prelibatezze come indicato nel nostro menù – sottolineano dal locale -. I signori che sono venuti, peraltro, hanno chiesto il ‘refill’ e noi abbiamo portato altro cibo senza battere ciglio“.
Riceviamo e pubblichiamo:
La D.ssa Claudia Serafini, l.r.p.t. della Valorizzazioni Turistiche s.r.l., concessionaria della spiaggia libera attrezzata denominata “Singita – Miracle Beach” sita in loc. Fregene, Fiumicino (RM), per il tramite dell’avv. Bernardo De Stasio, precisa quanto segue. Nel merito della questione si rileva che, il gruppo di ben 21 amici, a fronte di richiesta, ha ricevuto, come prassi della struttura, un preventivo via mail e confermato via whatsapp con i dettagli dell’offerta “lounge” che prevedeva di riservare una delle più esclusive aree della spiaggia e prospiciente il mare – allestita con teli bianchi, lettoni, arredi balinesi e baldacchino – comprensiva di buffet, per € 25 a persona. La prenotazione del gruppo comprendeva non solo la location più esclusiva della spiaggia ma anche un ricco buffet, servito da personale, con: catalana di gamberi; cous cous di verdure; crumble vegetariano a base di pomodorini, feta e olive; nachos servito con guacamole; fonduta e pico de gallo; insalata di farro e mix di cereali con pomodorini, ceci, tonno, olive e basilico; pizzette rosse; pizza croccante e pinse farcite. Tale buffet da consumarsi, all’evidenza, in piedi, su richiesta degli ospiti, è stato tra l’altro, reintegrato più volte. I 21 amici hanno consumato inoltre, vino e cocktail vari, dei cui costi, avevano piena cognizione. Orbene, posto che si trattava di 21 persone ed il consumo di cibo, bevande e alcolici è stato nella misura, quantità e qualità sopra descritta, alla fine della serata il costo è risultato pari ad € 35 a persona, in linea o addirittura inferiore ai prezzi praticati sul litorale romano. Alla luce di ciò è evidente che i fatti riferiti dai 21 amici e dall’Associazione di consumatori e riportati nell’articolo, nel titolo dello stesso e la divulgazione parziale dello scontrino, sono inveritieri, imprecisi, fuorvianti, gravemente denigratori e dunque lesivi della reputazione e del prestigio della Valorizzazioni Turistiche s.r.l. che si riserva di adire le vie giudiziari nei confronti di tutte le parti ritenute responsabili di questa incresciosa vicenda.
