Strepitoso, maturo, concentrato. Vincente. Lorenzo Musetti fa la superstar di fronte al baby fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz, numero 6 al mondo, e conquista il suo primo torneo del circuito Atp ad Amburgo. Una partita pazzesca, conclusa al terzo set dopo aver sprecato 5 match point nel secondo. Roba da ammazzagrandi. E invece il 20enne azzurro è rimasto lì, nella partita, e ha riproposto il suo tennis frizzante anche nel decisivo set. È finita 6-4, 6-7, 6-4 in 2 ore e 46 minuti.

Autoritario di fronte ad Alcaraz – Con autorità, di fronte a quello che tutti considerano un futuro numero 1 al mondo. Intanto, da lunedì, Musetti entrerà nella Top40 collocandosi al 31esimo posto. È destinato a scalare la classifica, anche rapidamente. Non solo per il suo tennis bello ed efficace, che si sapeva già, ma perché in questa settimana è apparso anche più sicuro di testa. Lo racconta la storia di una finale che dopo i due match point sprecati sul 5-4 nel secondo set e altri 3 nel tie-break poteva cambiare del tutto, visto che di fronte c’era lo spagnolo, capace di galvanizzarsi proprio in quelle situazioni. Niente di tutto ciò. Solo Musetti-show.

Il primo set e i 5 match point annullati – Break subito, controbreak immediato e poi il servizio rubato decisivo al settimo gioco. Così Musetti ha messo in tasca il primo set della finale contro l’astro nascente spagnolo. L’azzurro ha giocato come suo solito con colpi spregiudicati mandando in tilt il numero 6 al mondo, al primo set perso in una finale. Era solo l’inizio. Nel secondo, l’azzurro ha avuto ben 5 chance di chiuderla. Dopo aver piazzato subito il break nel primo game e aver dominato a lungo il gioco, è arrivato a servire per il torneo sul 5-4, portandosi avanti 40-15. Alcaraz ha annullato i due championship point e ha poi trascinato la sfida al tie-break. Lì, ancora una volta, Musetti ha imposto il suo gioco ribaltando dal 1-3 al 6-3 con cinque punti consecutivi. Con ben tre palle in mano per conquistare il suo primo torneo, di cui due in battuta, l’azzurro non è però riuscito a chiuderla e alla fine lo spagnolo ha fatto suo il tie-break per 8-6.

Equilibrio e break – A quel punto, poteva cambiare il destino della finale visto lo spreco, viste quante occasioni aveva gettato al vento. Invece no. Musetti resta lì, tiene il servizio in apertura del set e si porta 2-1 ai vantaggi. È il definitivo segnale che è rimasto nel match. Alcaraz – quattro titoli in stagione e avvezzo a certi palcoscenici – non concede nulla sul suo servizio fino al decimo game, al quale si arriva in equilibrio. A quel punto, però, l’azzurro accelera ancora e strappa il servizio per il 6-4 che lo consacra come il terzo italiano del futuro. Sinner, Berrettini e Musetti: che bellezza e qualità, questo tennis italiano che verrà.

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