L’Europa brucia. Dalla Spagna, al Portogallo, dalla Francia alla Croazia, l’emergenza caldo non risparmia nessuno in questa torrida estate 2022, e si registra un nuovo record di incendi. Dal primo gennaio ad oggi (16 luglio), negli Stati membri sono andati in fiamme circa 346mila ettari di aree boschive, una superficie più grande dell’intera Valle d’Aosta, il triplo rispetto alla media degli ultimi 16 anni, che nello stesso arco di tempo è pari a 110.350 ettari. A fotografare impietosamente la drammatica situazione è stato lo European Forest Information System, una piattaforma della Commissione Europea che è stata creata per la condivisione di informazioni sull’ambiente forestale europeo, sul suo stato e sviluppo. Il numero di grandi incendi dall’inizio dell’anno a oggi si attesta a 1.756, quasi il quadruplo rispetto ai 470 in media dal 2006 al 2021. Tra i 27 Paesi dell’ Unione Europea, la nazione più colpita è la Romania, con 149 mila ettari rasi al suolo dall’inizio dell’anno a causa di 735 grandi incendi. Dati sconcertanti anche in altri Paesi dell’ Est Europa. La Croazia, meta turistica particolarmente ambita, ha visto 28mila ettari bruciati in 134 incendi; la Bulgaria con 7.735 ettari andati in fumo in 50 incendi, e l’Ungheria con 5.877 ettari spazzati via da 44 incendi.

Anche il Sud Europa non se la passa bene, anzi. In Italia, dal primo gennaio ad oggi, sono bruciati 22.930 ettari, una cifra più alta della media 2006-2021, periodo durante il quale si sono registrati quasi 15mila ettari devastati . Fino a questo momento, sono stati intercettati 204 incendi, contro una media di 99 negli ultimi 16 anni. In Spagna, il fuoco ha bruciato circa 93 mila ettari, con 277 roghi registrati, mentre in Portogallo quasi 28mila ettari bruciati in 126 incendi. Anche la Francia brucia, con 26 mila ettari andati in fumo in ben 221 incendi. Dato in controtendenza quello della Grecia, dove finora gli ettari bruciati sono poco più di 4mila, ovvero una cifra sotto la media degli ultimi 16 anni.

Per fronteggiare l’emergenza, la Commissione Europea ha messo in campo la flotta di aerei antincendio dell’UE, per aiutare i Paesi europei a contrastare gli incendi boschivi durante la stagione estiva. La flotta fa parte di rescEu, un sistema europeo di risposta alle catastrofi naturali che consiste materialmente in una riserva di risorse comuni per far fronte alle emergenze. La Croazia, l’Italia, la Francia, la Grecia, la Spagna e la Svezia hanno messo a disposizione due elicotteri antincendio ciascuno. Oltre alla flotta di aerei, come si legge sul sito della Commissione Europea, l’istituzione comunitaria sta potenziando la capacità degli operatori di pronto soccorso nazionali in tutta Europa.

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