La “guerra del grano” non passa solo dallo stop alle esportazioni a causa del blocco russo dei porti ma anche attraverso la distruzione dei campi e dei depositi dove viene immagazzinato il frumento. Sui social tante immagini di piantagioni ucraine in fiamme ed elicotteri che sganciano sui campi flares (razzi luminosi utilizzati come contromisura di difesa dagli aeromobili militari) per incendiarli. Ed è guerra anche di responsabilità. Le autorità di Kiev denunciano che l’esercito russo sta “intenzionalmente” distruggendo i raccolti, mentre su Twitter e Telegram in tanti replicano: “Sono elicotteri Mi-24 in dotazione all’esercito ucraino“.

Intanto i roghi continuano a bruciare i campi. “In fiamme non è il grano ucraino, in fiamme è la sicurezza alimentare del mondo”. Scrive su Twitter il ministero della difesa ucraino. L’esercito russo sta “volontariamente” distruggendo i raccolti nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, e impedisce lo spegnimento degli incendi nei campi, denuncia il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Sergiy Bratchuk, secondo quanto riporta il Guardian: “A causa dei bombardamenti con proiettili incendiari – ha detto – ogni giorno si verificano ampi roghi nelle strisce protettive e nelle foreste in tutto il territorio della regione. Inoltre, le truppe russe non consentono alla gente del posto di spegnere gli incendi che distruggono granai e attrezzature”.

Un argomento quest’ultimo sottolineato anche dalla polizia nazionale ucraina che ha avviato un procedimento penale per la distruzione dei raccolti nella regione occupata di Kherson: “A causa dei continui bombardamenti, è estremamente difficile estinguere gli incendi nei territori e nelle terre occupate. I russi – comunica la polizia ucraina – non consentono deliberatamente di estinguerli, gli invasori distruggono depositi di grano, macchine agricole, impianti solari e centrali elettriche. Per salvare almeno una parte del raccolto, le persone lavorano vicino al fuoco nemico”. Secondo i dati della polizia, gli incendi nelle foreste e nei campi causati dai bombardamenti hanno causato nella regione di Kherson incendi su 12 ettari di colture di grano vicino al villaggio di Rozlyv, nella comunità territoriale di Bilozersk. La polizia nazionale informa inoltre che “a seguito del bombardamento del distretto di Heniche, è scoppiato un incendio in un campo di grano vicino all’insediamento urbano di Novooleksiiivka e al villaggio di Novopokrovka. Coltivazioni e macchine agricole sono state bruciate”. Giovedì 7 luglio le bombe russe avrebbero distrutto 20 ettari di campi di grano nella zona di Zaporizhzhia. Lo dichiara il capo del Consiglio dell’oblast di Dnipropetrovsk, Mykola Lukashuk, citato dal Kiev Independent.

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