Botta e risposta a “Otto e mezzo” (La7) tra Antonio Padellaro del Fatto Quotidiano e Alessandro Sallusti, direttore di Libero, sull’elenco di professionisti vari accusati di appartenere a una rete filo-putiniana, che il Corriere della Sera ha pubblicato qualche giorno fa.
Sallusti punta il dito contro Il Fatto Quotidiano, accusato di aver stilato in passato liste simili, e aggiunge: “I grillini ogni giorno sul loro sito pubblicavano una lista di proscrizione di giornalisti ritenuti infami e indegni. E io ero sempre in quella classifica ovviamente. In questo modo si provocava l’odio sociale. Capisco che un quotidiano privato possa fare quello che vuole, mentre è una cosa diversa se si parla di servizi segreti, però la differenza vale dal punto di vista dell’allarme, non sul fatto che sia da infami fare liste di proscrizione di giornalisti“.

Non ci sta Padllaro che replica: “Posso dirtelo con grande simpatia? Tu sei specialista negli autogol . Cosa c’entra la critica, anche forte, fatta da giornalisti ad altri giornalisti con una indagine del Copasir? Ma ti rendi conto di cosa dici quando parli?”.
“Le liste di proscrizione – ribatte Sallusti – le pubblicate anche voi, quando vi fanno comodo”.
“Ma cosa c’entra? – ribadisce Padellaro – Sono cose diverse”.
A insorgere contro il commento di Sallusti c’è anche il filosofo Massimo Cacciari: “Se io domani faccio una lista del genere sul mio giornale, che lista di proscrizione è? Le liste di proscrizione le fanno i governi fin dall’antica Roma“.

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Lista di proscrizione, Caracciolo a La7: “Quadro triste delle nostre istituzioni: chi ha titolo di stabilire ciò che è vero e ciò che è falso?”

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