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Ultimo aggiornamento: 19:48 del 10 Giugno 2022

Carenza bagnini, l’Associazione nazionale assistenti bagnanti: “Colpa del reddito cittadinanza? Assolutamente falso”

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Carenza di assistenti bagnanti? Molti professionisti cambiano lavoro, perché la nostra è una categoria sottopagata soprattutto rispetto alle responsabilità penali che si hanno. Se qualcuno trova qualcos’altro, si sposta su altri settori. Siamo la terza categoria a rischio per malattie professionali da irraggiamento solare, la paga oraria si aggira intorno ai 7-8 euro e si arriva anche a 3-4 euro per alcuni contratti. Colpa del reddito di cittadinanza? È assolutamente falso“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “Cosa succede in città”, su Radio Cusano Campus, da Nico Massarin, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti, a proposito dell’allarme del sindacato balneari di Confcommercio, secondo cui all’appello in Italia mancano almeno 4mila bagnini, pari a circa il 30-40% di quelli che sarebbero necessari su scala nazionale.

Massarin puntualizza: “Bisogna rinnovare il contratto nazionale che è fermo da decenni ed eliminare quei contratti che sono forme di schiavitù e che prevedono compensi bassissimi senza contributi, senza malattia, senza ferie. Sono contratti che riguardano anche assistenti bagnanti che lavorano tutto l’anno nelle piscine. Su questo la nostra associazione si sta muovendo. La verità è che vorrebbero dei professionisti che d’estate compaiano dal nulla e d’inverno spariscano – spiega – ma non può essere così. Quindi, alla fine arrivano i ragazzini che d’inverno vanno a scuola e d’estate si dedicano a questa professione. Il paradosso è che ci sono miei colleghi di 30-40 anni con competenza e con esperienza, che prendono meno soldi dei ragazzini di 16-17 anni, perché questi ultimi hanno meno trattenute nella busta paga. Eppure, il contratto dice questo”.
Circa il reddito di cittadinanza additato come causa della mancanza di assistenti bagnanti, Massarin è tranchant: “Assolutamente falso. Non stiamo parlando di persone alla canna del gas che come ultima possibilità fanno gli assistenti bagnanti. Parliamo di gente preparata che ha brevetti, che sa usare il defibrillatore, che sa fare un massaggio cardiaco”.

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