L’Italia del tennis aspettava da 84 giorni: Matteo Berrettini è tornata a giocare, anche a vincere. Dopo l’operazione alla mano destra e la difficile riabilitazione – per un mese il tennista romano non ha potuto nemmeno impugnare la racchetta – è arrivato il ritorno in campo. Sulla sua superficie, l’erba, Berrettini ha battuto in tre set il moldavo Radu Albot, n. 121 della classifica Atp, all’esordio nel torneo di Stoccarda. Il punteggio finale (6-2; 4-6; 6-3) racconta di un ritmo gara ancora da ritrovare, ma anche di un tennis già efficace: “Mi sono distratto nel secondo set dopo aver giocato bene il primo”, ha spiegato lo stesso Berrettini. Che però non nasconde la soddisfazione: “Sono nuovamente in salute e sono felice di essere rientrato”. È la cosa più importante.

L’anno scorso la stagione su erba regalò al 26enne romano un mese trionfale: prima il successo al Queen’s, poi la finale a Wimbledon persa contro Djokovic. In entrambi i casi, la prima volta per un italiano. Ora il lungo stop lo costringe a ricostruire da zero forma e classifica: nel frattempo è scivolato al numero 10 della classifica mondiale. L’unico modo per risalire è trovare il suo tennis e ricominciare a vincere: Berrettini sa già come si fa. E intanto si è preso i quarti di finale a Stoccarda.

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