“Sono stato colpito da un violento pugno, sabato sera in mezzo alla gente, durante la Festa dello Sport”. E’ la denuncia di Francesco Peghin, candidato per il centrodestra alle elezioni amministrative di Padova. La notizia è stata diffusa il suo ufficio stampa. “Abbiamo aspettato che finisse la Festa dello Sport di San Bartolomeo-Montà per rispetto di chi ci ha ospitati. Ma adesso, a tutela delle persone che mi sono vicine, sono costretto a denunciare pubblicamente quello che ho già segnalato alla questura. Mentre eravamo a un tavolo con tanti candidati e persone vicine sono stato aggredito da un signore che ha chiesto se ero io il candidato sindaco. Ho ricevuto un pugno molto forte all’improvviso e poi l’aggressore è scappato. Segue ai calci e sputi sulla nostra macchina e ai manifesti strappati sulle vetrine della sede, con le vetrofania delle sette liste che ci rappresentano”.

La denuncia cade nel bel mezzo della polemica seguita all’intervento di Matteo Salvini che si era rivolto al prefetto di Padova, invitandolo a non limitarsi alle parole, ma chiedendogli fatti per rendere Padova più sicura. L’attacco istituzionale aveva suscitato la reazione pacata del sindaco Sergio Giordani che rassicurava tutti: “Noi non denigreremo mai gli avversari e le istituzioni. Io ho pacificato Padova”.

L’episodio che ha coinvolto l’imprenditore Peghin, candidato “civico” di Lega e Fratelli d’Italia, ha suscitato il commento dell’interessato, sempre sullo stesso tema della sicurezza, una risposta a Giordani. “La città non è né pacificata, né unita e soprattutto non è sicura. Tanto più se è stata alimentata una campagna di arroganza che ha descritto come un pericolo un candidato sindaco e una coalizione alternativi a chi ha comandato in città fino ad oggi. La paura di perdere fa tanti danni”.

L’autore dell’aggressione è un uomo di mezza età che prima ha chiesto conferma di trovarsi davanti Peghin, poi lo ha colpito con un pugno alla spalla. Rivolgendosi all’ex presidente degli industriali padovani lo ha definito “un ladro come tutti gli altri”. Pronta la solidarietà espressa dall’avversario Giordani: “Queste cose, in un confronto democratico, non devono mai accadere. E lo dice uno che, nei mesi scorsi, è stato vittima di insulti e minacce per il suo impegno a favore dei vaccini e che, in vista delle amministrative, ha sempre lavorato per mantenere i toni pacati”.

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