Calo pesante per gli indici azionari statunitensi dopo che il gruppo Target che gestisce magazzini a prezzi economici ha lanciato un allarme sui suoi profitti. Il titolo della società arretra del 25%. A preoccupare è il fatto che la catena della distribuzione ha spiegato che il suo margine di utile si sta riducendo a causa dell’aumento dei costi logistici (trasporti) e delle retribuzione che avviene in un contesto inflazionistico che inizia a mordere sulla domanda. Il timore è che questa sia solo un avvisaglia di un fenomeno destinato a penalizzare qualsiasi impresa. L’indice S&P arretra di quasi il 4%, il Nasdaq del 4,4%.

Salgono invece i prezzi dei titoli di Stato statunitensi (e quindi scendono i loro rendimenti, fissi ma espressi come percentuale del valore del titolo) a segnalare un flusso di capitali verso prodotti più sicuri. Ieri anche il colosso Walmart ha tagliato le previsione sui suoi guadagni. Scende il bitcoin ( – 4%) che conferma una stretta correlazione con l’andamento degli indici azionari. Dollaro ancora in rafforzamento sull’euro in prospettiva di un ulteriore rialzo del costo del denaro da parte della Federal Reserve, la banca centrale statunitense.

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