Il 21esimo rapporto di ANIASA sullo stato di salute della mobilità condivisa e del noleggio delinea una situazione di difficoltà, che porta ancora con sé strascichi della pandemia e della crisi dei microchip.

I dati attuali dicono che rispetto al 2019 sono andate perdute più di 106 mila immatricolazioni, per un valore di circa 2,6 miliardi di euro. A soffrirne di più sono principalmente il settore del car sharing e quello del noleggio a breve termine, mentre sembra andare discretamente il lungo termine: nel complesso, nel 2021, si sono contati 376 mila veicoli a noleggio (inclusi quelli commerciali) contro i 482 mila del 2019, ma il settore ha aiutato a immatricolare il 47% di auto ibride plug-in e il 30% di EV.

Al netto di un’estate 2021 tutto sommato col segno positivo, per il noleggio a breve termine, si è registrata comunque una contrazione del 51% dei contratti rispetto a quanto raggiunto nell’ultima “bella stagione” prima dello scoppio della pandemia. Nello specifico, ad affossare la situazione del noleggio a breve termine, è stato certamente il calo turistico, sia interno che straniero, inizialmente dovuto alle restrizioni, e che ha portato di conseguenza a una riduzione generale degli spostamenti.

Il noleggio a lungo termine, al contrario, lo scorso anno ha raggiunto un fatturato che ha superato gli 8 miliardi di euro e che sul 2020 ha segnato una crescita del 12%, che si rispecchia anche in quella della flotta, +5%, oltre il milione di unità. A giovare al settore sicuramente l’espansione all’interno del canale dei privati, tanto che sono stati 100 mila, nel 2021, a scegliere di noleggiare un’auto (+55% rispetto all’anno precedente) preferendo questa formula all’acquisto, e quindi alla macchina di proprietà.

Per la mobilità in sharing, al contrario, l’andamento del 2021 non è stato affatto positivo, anzi: sono scesi a 5,5 milioni i veicoli noleggiati, il che significa un -57% rispetto al 2019, quando se ne sono contati 13; questo ha portato anche alla riduzione delle flotte, che da circa 8 mila unità totali oggi ne offrono 6.200.

Riguardo al trend del 2022, i dati del primo trimestre segnano una ripresa per il noleggio a breve termine, fermo restando un confronto ancora negativo con la situazione del 2019, sia per il fatturato (-4%), che per il numero di noleggi (-22%) e le immatricolazioni (-70%): segno positivo, però, per il giro d’affari, cresciuto del 9%, e per la flotta, questa al +7%; molto bene anche per il car sharing, che nel periodo gennaio-marzo 2021 è cresciuto del 50% nei noleggi, rispetto all’anno precedente.

Alberto Viano, presidente ANIASA, pone però l’accento sulla scelta, del governo, di escludere il settore e le flotte aziendali dai recenti incentivi approvati: “l’esclusione rivela una visione limitata, ancorata al concetto di proprietà del bene auto, che rischia di rallentare il passaggio verso un modello di mobilità sempre più pay-per-use, un’evoluzione che porta con sé evidenti positive ricadute in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza dei veicoli”.

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