Si è tenuto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’interrogatorio di Carlo Fumagalli, il 49enne arrestato mercoledì mattina per aver causato la morte della convivente e madre di due dei suoi tre figli, Romina Vento, 44 anni, annegata nelle acque dell’Adda a Fara Gera (Bergamo). L’uomo ha confessato di essersi gettato volontariamente nel fiume con l’auto su cui stava viaggiando assieme alla compagna e di averla tenuta sempre volontariamente sott’acqua fino alla morte, e di aver quindi raggiunto la riva a nuoto. Di fatto, Fumagalli ha confermato al gip Vito Di Vita quanto già ricostruito dai carabinieri nel corso delle indagini: il 49enne ha raccontato di aver perso la testa quando la compagna gli ha detto che lo avrebbe voluto lasciare.

Martedì pomeriggio Fumagalli era passato a prendere in auto la compagna al lavoro: con loro inizialmente c’era anche un collega che è stato accompagnato a casa. Salutato lui, sarebbe scoppiata una lite con la compagna prima di imboccare la strada che conduce al fiume: “Quando Romina mi ha risposto che mi avrebbe lasciato definitivamente, mi è andato il sangue alla testa”, ha detto al giudice nel corso dell’interrogatorio. Così si è diretto verso l’Adda e ha lanciato l’auto in acqua, “accettando l’ipotesi di morire anche lui“, come ha spiegato il difensore, l’avvocato Fabio Manzari. Il 49enne ha ammesso che, quando ha visto la compagna aprire la portiera e cercare di liberarsi, l’ha bloccata e tenuta sott’acqua, fino alla sua morte. Quindi, a nuoto, si è messo in salvo ed è scomparso tra la vegetazione, camminando per diversi chilometri fino a Vaprio d’Adda, dove i carabinieri lo hanno fermato tre ore dopo.

“Da cinque settimane – ha spiegato ancora il suo legale – aveva interrotto la cura che seguiva per una patologia psichiatrica”. Nella serata di giovedì, Fumagalli ha mostrato intenti suicidi nella sua cella del carcere di via Gleno a Bergamo: ha visto la corda di una tenda e ha manifestato l’intenzione di usarla. Per questo è stato ricoverato in ospedale, dove venerdì mattina si è svolto l’interrogatorio. Il gip Di Vita ha convalidato l’arresto per omicidio.

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