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Covid, lockdown in città della Cina con 9 milioni di abitanti. Allerta in Germania: “250 morti al giorno, non possiamo essere contenti”

La Repubblica popolare è alle prese con un numero di contagi mai così alto dal picco di Wuhan. E anche Berlino è di nuovo in allerta per Omicron: "Variante leggera? Vero solo in parte"
Covid, lockdown in città della Cina con 9 milioni di abitanti. Allerta in Germania: “250 morti al giorno, non possiamo essere contenti”
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In Cina tornano i lockdown a causa della pandemia da Covid. Succede a Changchun, capoluogo con 9 milioni di abitanti della provincia cinese di Jilin. Gli sforzi di contenimento della nuova ondata di casi sono saliti ai massimi degli ultimi due anni a livello nazionale. Secondo quanto riferiscono i media cinesi, le autorità locali, annunciando l’avvio di test di massa, hanno ordinato ai residenti di lavorare da casa e di consentire a una persone per ogni nucleo familiare di uscire ogni due giorni per l’acquisto di beni primari. La svolta è maturata quando la Cina è alle prese con numeri di casi mai visti dall’inizio della pandemia, con 1.100 nuove infezioni interne segnalate oggi, per la prima volta a quattro cifre dal picco di Wuhan. Nella Repubblica Popolare, già dal 2020, viene applicato questo sistema di lockdown – brevi ma a tappeto – anche con l’insorgere di poche centinaia di casi.

L’allerta per il coronavirus resta alta anche in Germania. In particolare si registra la dichiarazione del ministro della Salute Karl Lauterbach che ha sottolineato che, mentre l’attenzione mediatica è comprensibilmente rivolta al conflitto in Ucraina, “la situazione pandemica in Germania è molto peggiore dell’umore: non possiamo dirci contenti della situazione”. “Leggo sempre di nuovo che la variante Omicron è una variante leggera – aggiunge il ministro – ma questo è falso o comunque vero solo in parte. Ci sono 250 vittime al giorno in Germania. E in poche settimane i pazienti che moriranno saranno di più”. Il ministro e gli esperti del Robert Koch Institut temono che si possa arrivare di nuovo a una situazione di pressione troppo forte sul sistema sanitario nazionale.

Il Regno Unito invece si prepara ad avviare la somministrazione di un “secondo booster” (quarta dose) di vaccini anti Covid a tutti gli ultra settantacinquenni, agli immunodepressi e agli ospiti delle case di riposo “nelle prossime settimane”. come raccomandato di recente dai consulenti medici dell’esecutivo. Lo ha confermato Sajid Javid, ministro della Sanità del governo di Boris Johnson, interpellato a Birmingham sulla ripresa di contagi e ricoveri negli ultimi giorni sull’isola come in altri Paesi. Javid ha aggiunto che i dati sono sotto costante “sorveglianza”, ma che la scenario rispetto ai casi gravi appare al momento “stabile”.

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