Cosa ci faceva quell’ufficiale della Finanza assieme all’ex direttore generale della Sanità veneta, Domenico Mantoan, attuale direttore di Agenas? Secondo la Procura di Padova, che ha trasferito gli atti ai colleghi di Vicenza per competenza territoriale, il manager pubblico avrebbe ricevuto notizie riservate da Massimo Stellato, già appartenente al Nucleo tributario della guardia di Finanza di Padova, capocentro dell’Aisi, l’Agenzia informazione sicurezza interna. In particolare, l’ufficiale avrebbe informato Mantoan di essere intercettato in un’inchiesta sulla sanità veneta condotta dai pubblici ministeri padovani.

Così il nome di Stellato è finito nel registro degli indagati, con l’accusa di rivelazione di segreto istruttorio. Il fatto risale al 2020 e l’incontro sarebbe avvenuto in provincia di Vicenza, per questo il fascicolo è passato ai magistrati del capoluogo berico. Questi ultimi hanno ordinato una perquisizione domiciliare nei confronti di Stellato, per capire quali fossero le sue conoscenze in merito all’inchiesta e se abbia fornito informazioni anche ad altre persone. Ma perché lo avrebbe fatto? È quello che gli inquirenti stanno cercando di appurare. In ogni caso la rivelazione delle intercettazioni in corso avrebbe garantito un indubbio favore a Mantoan, anche se il manager non è stato indagato e gli accertamenti su affari sanitari non ha portato ad alcuna contestazione.

Nel 2007 il nome di Stellato finì nell’inchiesta sulla “Loggia di San Marino” scoperta dall’allora pubblico ministero Luigi de Magistris di Catanzaro, che poi divenne sindaco di Napoli. Si trattava del procedimento chiamato “Why not”, che però si concluse per l’ufficiale padovano con una richiesta di archiviazione. Era stato indagato anche per violazione della Legge Anselmi, che punisce la costituzione di associazioni segrete.

Il nome di Mantoan compare in un’inchiesta aperta dalla Procura di Padova alcuni anni fa. Anche in quella occasione gli investigatori si stavano occupando di indagini sanitarie (ma riguardanti altre persone) e si imbatterono per caso in Mantoan che con l’auto della Regione si era fermato all’Hotel Sheraton di Padova Est, per incontrarsi con una donna, fornitrice di prodotti sanitari. Ma non si trattava di motivi legati al proprio ufficio, bensì di ragioni personali. L’ipotesi di aver utilizzato indebitamente il bene pubblico (l’auto) non ebbe seguito. Sempre l’auto blu su cui si trovava Mantoan è stata la causa di un incidente mortale avvenuto vicino all’ospedale di Padova nel 2016. L’autista della Regione aveva investito e ucciso un centauro. Siccome il medico legale stabilì che il decesso era da attribuirsi a un infarto, la parte civile presentò perizie di parte che affermavano una morte dovuta all’incidente. E due medici finirono sotto inchiesta. L’autista poi patteggiò, dopo il risarcimento dei danni pagato alla famiglia dall’assicurazione della Regione Veneto.

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