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Covid, Iss: mortalità 25 volte più alta tra i non vaccinati rispetto a chi ha avuto il booster. La terza dose protegge al 95% da malattia grave

La versione estesa del report settimanale dell'Istituto superiore di Sanità riporta che le persone non vaccinate contro il Covid finiscono dieci volte di più in ospedale e 27 volte di più in terapia intensiva rispetto a chi ha fatto la dose booster. Il tasso di ricovero in rianimazione è di 38,4/100mila abitanti tra i non vaccinati, che scende a 2,8 (14 volte in meno) per i vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e a 1,4 per chi ha il booster
Covid, Iss: mortalità 25 volte più alta tra i non vaccinati rispetto a chi ha avuto il booster. La terza dose protegge al 95% da malattia grave
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Le persone non vaccinate contro il Covid finiscono dieci volte di più in ospedale e 27 volte di più in terapia intensiva rispetto a chi ha fatto la dose booster. È quanto emerge dalla versione integrale del report settimanale dell’Istituto superiore di sanità, pubblicato sabato. Il tasso di ospedalizzazione, standardizzato per età, nella popolazione non vaccinata di età superiore a 12 anni è infatti di 348,2 ricoveri ogni 100mila abitanti nel periodo 17 dicembre-16 gennaio, mentre tra i vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni il valore scende a 55,6 (circa sei volte inferiore) e crolla a 34,8 tra chi ha ricevuto la dose aggiuntiva. Il tasso di ricovero in terapia intensiva è invece di 38,4/100mila abitanti tra i non vaccinati, che scende a 2,8 (14 volte in meno) per i vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e a 1,4 per chi ha il booster.

Anche il tasso di mortalità – riporta l’Iss – risulta circa otto volte più alto per i non vaccinati (78,6 decessi/100mila abitanti) rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (9,5) e circa 25 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster (3,2). La dose aggiuntiva, si legge ancora nel report, protegge al 95% dalle forme gravi della malattia e al 67% dal contagio rispetto a quanto avviene nei non vaccinati. L’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia severa, è inoltre del 90% nei vaccinati con ciclo completo (due dosi o monodose Johnson&Johnson) da meno di 90 giorni, del 91% tra 91 e 120 giorni, dell’85% tra oltre 120 giorni.

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