Prima l’exploit di Mahmood ai tempi di Baglioni, poi l’incredibile trionfo dei Måneskin (che torneranno come superospiti), il Festival della canzone italiana si è ormai arreso ai nuovi talenti attingendo senza paura dal grande bacino musicale degli Z Generation. Il merito di tale apertura va indubbiamente attribuito alla direzione artistica, che si impone di tirare su un Sanremo in grado di abbracciare i trend del momento. Amadeus sa fare bene i conti. Se guardiamo ai dati della scorsa edizione, quando tra i Big c’erano rapper giovanissimi come Madame e Random, la prima serata riuscì a conquistare uno share del 71% nella fascia tra i 14 e i 24 anni. È anche per questo che il 2022 passa coraggiosamente a quota sei artisti under25 in gara, di cui due appena maggiorenni e già idoli dei teenager (e a volte anche del pubblico meno giovane).

Tra le rivelazioni dell’anno c’è senza dubbio Blanco, al secolo Riccardo Fabbriconi, che a soli diciassette anni si era imposto con la sua Notti in bianco. Raggiunta la consacrazione con Mi fai impazzire, singolo in collaborazione con Sfera Ebbasta, Blanco arriva sul palco dell’Ariston dopo l’uscita di Blu Celeste, album d’esordio diventato disco di platino in appena due settimane. Un po’ rap un po’ hardcore punk, performer nato che urla e strepita con indosso solo gli slip, promette di regalare grandi sorprese in coppia con Mahmood, che torna al Festival da vincitore. La canzone Brividi, scritta a quattro mani, mette a nudo le difficoltà di una generazione Covid che ha dimenticato come si fa ad amare.

In pole position c’è anche il pop di Sangiovanni, diciannovenne vicentino scoperto da Maria De Filippi ed esploso con Malibu, tormentone dell’estate 2021 nonché singolo più streammato dell’anno su Spotify e Apple Music. A riportarlo in tv, dopo il successo da talent, ci pensa Amadeus allettato da una fanbase che si estende fino ai cinquantenni, ormai scesi a patti con smalti e chiome. Rassicurante per i temi legati al racconto di un’adolescenza patinata, non si smentisce con il singolo Farfalle. Altra creatura di Amici è poi Aka 7even, rapper campano classe 2000, disco di platino con l’omonimo album di debutto, che sarà a Sanremo con Perfetta così. Una canzone sull’onda della Body Positivity che invita ad accettarsi per ciò che si è, difetti compresi, anche quando “non è facile specchiarsi e mettersi alla prova” perché la perfezione esiste solo sui social.

Da menzionare, infine, Margherita Carducci in arte Ditonellapiaga. Ventiquattro anni, alternativa, versatile, apprezzata e riconosciuta dalla comunità Queer – non a caso arriva in coppia con Donatella Rettore – fresca del nuovissimo album Camouflage pubblicato lo scorso 14 gennaio. Sul palco sanremese canterà Chimica. Il brano sfrontato e dissacrante fa il verso a chi vuole “fare la morale” e ci ricorda che l’amore “è solo una questione di chimica”. Un testo che farà discutere, in un’edizione che si prepara ad accogliere Drusilla Foer come prima co-conduttrice en travesti nella storia del Festival. L’ennesimo cazzotto nello stomaco per i Pillon.

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Sanremo 2022, Amadeus: “Non c’è un piano B se mi prendo il Covid. State con me 10 giorni fino a che non mi passa?”

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