Anche nella primavera del 2013, il bis di Giorgio Napolitano arrivò dopo la sconfitta dei partiti e una serie di nomi “eccellenti” bruciati in Aula. A partire da quello Romano Prodi, vittima di quelli che passarono alla storia come i “101 franchi tiratori”. Napolitano fu rieletto per il secondo mandato nel pomeriggio del 20 aprile, con 738 voti, dopo che i leader erano saliti al Quirinale per chiedergli la disponibilità al bis. Due giorni dopo, il 22 aprile, il suo discorso d’insediamento alle camere fu particolarmente severo, con diverse stoccate ai partiti e alle forze politiche incapaci di trovare un’intesa. In occasione della rielezione di Sergio Mattarella, ripubblichiamo qui alcuni passaggi, i più significativi, dell’intervento di allora

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Quirinale, Letta: “Conte? Frizioni, ma ci siamo chiariti. Mi fido”. Il presidente M5s: “Nomi condivisi con Pd e LeU. Asse con Lega? Fesserie”

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Quirinale, Conte: “Di Maio? Ci sarà modo per chiarimenti dentro M5s. Sono state ore febbrili, ora restiamo concentrati”

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