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Alec Baldwin ancora nei guai: la famiglia di un marine ucciso a Kabul gli fa causa per 25 milioni di dollari. Ecco perché

Cosa collega l'attore star di Hollywood al giovane militare? Ecco la faccenda è un tantino intricata. Tutto inizia lo scorso anno, quando Alec Baldwin, commosso dalla tragedia che aveva colpito i McCollum, aveva partecipato ad una raccolta fondi a sostegno della famiglia del marine...

di F. Q.

Nuovi guai giudiziari per Alec Baldwin. L’attore, che sta affrontando le conseguenze dell’incidente mortale sul set di ‘Rust’, viene accusato dalla famiglia di un marine morto in Afghanistan, Rylee McCollum, di 20 anni, ucciso il 26 agosto 2021 in un attentato dinamitardo contro le truppe militari statunitensi. Cosa collega l’attore star di Hollywood al giovane militare? Ecco la faccenda è un tantino intricata. Tutto inizia lo scorso anno, quando Alec Baldwin, commosso dalla tragedia che aveva colpito i McCollum, aveva partecipato ad una raccolta fondi a sostegno della famiglia del marine.

Ora sono proprio le sorelle e la moglie di Rylee McCollum a citarlo in giudizio, chiedendogli 25 milioni di dollari di risarcimento perché a loro dire l’attore le ha esposte ad una tempesta di odio sui social media dopo aver affermato che una di loro era una “insurrezionalista” perché ha partecipato alla manifestazione pro Trump del 6 gennaio 2021. La sorella in questione, Roice McCollum, dice di non essere stata una delle persone che hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti ma di essersi limitata a protestare pacificamente e legalmente.

Quando Roice, il 2 gennaio scorso, ha pubblicato sui social una foto ricordo della protesta di Washington, Baldwin ha commentato chiedendo: “Sei la stessa donna a cui ho mandato i soldi peri il marine che è stato ucciso durante l’uscita dall’Afghanistan?” Roice afferma che l’attore le ha poi inviato un messaggio privato chiedendole conferma. Lei ha confermato sottolineando che “protestare è perfettamente legale”. E Baldwin le avrebbe fatto notare a quel punto che “le sue attività hanno portato alla distruzione illegale di proprietà del governo, alla morte di un agente delle forze dell’ordine, a un’aggressione alla certificazione delle elezioni presidenziali”.

Roice sostiene quindi che la risposta di Baldwin sui social ha provocato “centinaia e centinaia di messaggi di odio“. E ne ha postato uno su Instagram in cui qualcuno le augurava violenza e morte e aggiungeva: “Tuo fratello ha avuto ciò che si meritava”. Di fronte alla condivisione di questo messaggio, Baldwin aveva commentato dicendo: “Lo trovo ripugnante. I miei sentimenti al riguardo sono stati espressi dal mio gesto in nome di tuo fratello”, aveva aggiunto riferendosi alla sua donazione. Nella causa con richiesta di danni si sottolinea che Baldwin “ha acceso il fiammifero e soffiato sul fuoco”, portando ai messaggi di odio e alle minacce di morte nei confronti di Roice McCollum, nonché dell’altra sorella di Rylee McCollum, Cheyenne McCollum, e della vedova, Jiennah McCollum.

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