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Quirinale, dieci Regioni eleggono i delegati. La Campania manda a Roma i due indagati De Luca e Oliverio (e la consigliera prescritta)

Il presidente dem del Consiglio regionale è accusato di traffico di influenze illecite nell'inchiesta sugli appalti truccati all'Asl di Caserta: oltre a lui, i "grandi elettori" campani saranno il governatore De Luca - indagato per corruzione - e la capogruppo di Forza Italia Annarita Patriarca, salvata dalla prescrizione in un'indagine per un peculato da 80mila euro. Il Lazio elegge Zingaretti, il presidente dell'assemblea Vincenzi e il capogruppo di Fratelli d'Italia Ghera
Quirinale, dieci Regioni eleggono i delegati. La Campania manda a Roma i due indagati De Luca e Oliverio (e la consigliera prescritta)
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C’è almeno un indagato tra i delegati regionali scelti finora per partecipare all’elezione del prossimo presidente della Repubblica, in programma a Roma a partire dal 24 gennaio. È Gennaro Oliviero, presidente Pd del Consiglio regionale della Campania, accusato di traffico di influenze illecite nell’inchiesta su ipotesi di assenteismo, corruzione e gare d’appalto truccate all’Asl di Caserta che ha condotto a 12 arresti nel febbraio scorso. L’indagine è stata chiusa a fine maggio: la Procura di Napoli Nord contesta al politico di essersi adoperato sul direttore dell’azienda sanitaria per far prorogare un incarico al nipote di Luigi Carrizzone, uno degli arrestati, ex direttore del Dipartimento salute mentale. Oliviero si è dichiarato da subito a disposizione dei magistrati ed estraneo ai fatti. Oltre a lui, i “grandi elettori” campani saranno il governatore Vincenzo De Lucaindagato a propria volta per concorso in corruzione a Salerno – e la capogruppo di Forza Italia Annarita Patriarca, salvata dalla prescrizione in un’indagine per peculato (era accusata di rimborsi illeciti per 80mila euro nel periodo in cui era consigliera comunale a Gragnano).

In Lombardia, accanto al governatore Attilio Fontana e al presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, è passato a sorpresa Dario Violi (M5S) con 22 voti contro i 17 del nome indicato dal Pd, Fabio Pizzul (che si è fermato a 17). I dem hanno accusato il centrodestra di aver interferito nelle dinamiche dell’opposizione allo scopo di facilitare l’elezione di Silvio Berlusconi al Quirinale. Nel Lazio, invece, i prescelti sono il presidente della Regione Nicola Zingaretti con 29 preferenze, il presidente del Consiglio regionale Marco Vincenzi (Pd) con 31 e il capogruppo di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera con 11. In Liguria eletti il governatore Giovanni Toti e il presidente dell’assemblea Gianmarco Medusei (Lega) con 17 voti ciascuno e il consigliere dem Sergio Rossetti con 8. Ancora, l’Umbria ha scelto la presidente della Giunta Donatella Tesei (Lega), il presidente del Consiglio regionale Fabio Squarta (Fratelli d’Italia) e il consigliere del Pd Fabio Paparelli.

A rappresentare il Veneto partiranno per Roma Luca Zaia (governatore), Roberto Ciambetti (presidente del Consiglio regionale, Lega) e Giacomo Possamai (capogruppo del Pd). In Piemonte scelti il presidente della Regione Alberto Cirio, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia (Lega) e il consigliere Pd Domenico Ravetti. Per la Basilicata ci sono il governatore Vito Bardi (Forza Italia), il presidente dell’assemblea Carmine Cicala (Lega) e il consigliere Roberto Cifarelli (Pd). Per il Molise, il presidente della giunta Donato Toma (Forza Italia), il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone (Udc) e il capogruppo del Movimento 5 Stelle Andrea Greco. L’Abruzzo, che ha eletto i propri delegati lo scorso 27 dicembre, ha scelto il governatore Marco Marsilio (FdI), il presidente dell’assemblea regionale Lorenzo Sospiri (FI) e la capogruppo 5 Stelle Sara Marcozzi. Tra i delegati scelti finora, 9 appartengono al Pd, 8 alla Lega, 5 a Forza Italia, 3 a Fratelli d’Italia, 3 al M5S, uno a Coraggio Italia e uno all’Udc.

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