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Anche la Spagna dice no all’inclusione del nucleare tra le fonti “verdi”. Spaccatura in Europa, l’Italia tace

Secondo il governo iberico "Il gas naturale e il nucleare non possono essere considerati tecnologie verdi o sostenibili nelle normative tassonomiche, a prescindere dalla possibilità che si possano continuare a fare investimenti nell’una o nell’altra"
Anche la Spagna dice no all’inclusione del nucleare tra le fonti “verdi”. Spaccatura in Europa, l’Italia tace
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Anche il governo spagnolo respinge la proposta della Commissione Ue di considerare fonti green il nucleare e le centrali a ciclo combinato alimentate a gas naturale. Lo scrive il quotidiano El Pais citando una nota del Ministero della transizione ecologica spagnolo. “Il gas naturale e il nucleare non possono essere considerati tecnologie verdi o sostenibili nelle normative tassonomiche, a prescindere dalla possibilità che si possano continuare a fare investimenti nell’una o nell’altra. Indipendentemente dal fatto che si continuino a investire nell’una o nell’altra, riteniamo che non siano energie verdi o sostenibili”, sottolinea il vicepresidente nella nota diffusa da Ecological Transition: “Non ha senso e manda segnali sbagliati per la transizione energetica di tutta l’Ue”.

L’inclusione del nucleare nella cosiddetta “tassonomia verde” da parte della Commissione Ue è stata fortemente voluta dalla Francia ma raccoglie anche l’opposizione della Germania. L’inclusione permetterebbe all’atomo di beneficiare dei finanziamenti previsti per la transizione verde europea. Per ora l’Italia tace. Difficile però che Roma contesti le decisioni di Bruxelles che, includendo anche il gas nella lista, favoriscono anche il nostro paese fortemente legato a questo combustibile fossile.

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