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Ultimo aggiornamento: 20:27 del 29 Dicembre 2021

Torna la gogna pubblica in Cina: quattro persone fatte sfilare con cartelli e tute anti-contaminazione. Polemiche – Video

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Quattro persone accusate di traffico di esseri umani sono state costrette a una gogna pubblica nel sud della Cina. Il video degli agenti che scortano gli accusati, fatti vestire con tute per il rischio biologico, è diventato virale nel Paese, scatenando le polemiche. Come riferisce la Bbc, la gogna è andata in scena martedì 28 dicembre nella città di Jingxi, nella provincia di Guangxi. Secondo alcuni giornali l’accusa è anche di aver fatto entrare illegalmente persone nel Paese, ancora “blindato” a causa del Covid-19.

Il video, che mostra i quattro uomini con cartelli appesi al collo con le loro foto e i loro nomi, scortati da due agenti a testi, ha scatenato numerose reazioni sui social e sui media.

Per il Guangxi Daily questo tipo di azioni fa da deterrente ai crimini commessi lungo i confini, ed è in linea con le norme di prevenzione dettate dal Covid. Lungo la frontiera la situazione pandemica “è grave e complessa”, affermano le autorità. Di tutt’altro avviso Beijing News, secondo il quale la gogna “viola seriamente lo spirito della legge e non può più essere ammesso”.

Bufera sui social come Weibo, dove la notizia è diventata un trend, e dove diversi utenti hanno parlato di “ritorno a un passato di centinaia di anni fa”. Altri utenti, invece, hanno manifestato sostegno, scatenando ulteriori polemiche.

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