Aumentano i reati di revenge porn (+45%), e per la grande maggioranza le vittime sono donne (73%). Salgono le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare: dal 1°gennaio al 31 ottobre 2021 + 10%. Crescono gli attacchi di deformazione dell’aspetto fisico, soprattutto il viso (+35%). Lo dicono i dati della Polizia Criminale pubblicati sul sito del Viminale alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A colpire di più, confermando un trend che prosegue da anni e che anche nel 2021 registra un +8%, sono i numeri sui femminicidi: su un totale di 263 omicidi volontari compiuti in Italia dal 1° gennaio al 21 novembre 2021, 109 hanno colpito la popolazione femminile. In particolare, 93 (ben il 35% del totale) sono avvenuti in ambito familiare o affettivo. E 63 a opera del partner o dell’ex partner.

CODICE ROSSO – Nell’agosto del 2019 entrava in vigore il cosiddetto “Codice rosso” (legge 694/2019), che ha introdotto nuove fattispecie di reato per indurre una maggiore tutela delle donne soggette a violenza di genere. Da allora, la direzione centrale della Polizia Criminale ha realizzato un report elaborato sulla base dei dati raccolti da tutte le Forze di Polizia che cerca di ricostruire le problematiche del tema. Nel documento si fa luce anche sui reati spia, cioè tutti quei delitti che sono indicatori di violenza di genere come i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori (stalking) e la violenza sessuale. Queste le nuove fattispecie di reato: violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art. 387-bis c.p.); Costrizione o induzione al matrimonio (art. 558-bis c.p.), volto a contrastare il fenomeno dei
cosiddetti matrimoni forzati e delle spose bambine; Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (art. 583-quinquies c.p.), per cui è previsto l’ergastolo se dal fatto consegua un omicidio, Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, cosiddetto revenge porn (art. 612 ter).

ALLONTAMENTI – Dal 1°gennaio al 31 ottobre 2021 sono aumentati del 10% le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e dei divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (da 1.584 a 1.740). Dall’entrata in vigore del Codice rosso sono stati 4.234 i casi in tutta Italia, in particolare Sicilia (585), Lazio (452), Lombardia (398), Piemonte (386) e Campania (340) sono le regioni con il maggior numero di violazioni. Le regioni dove si riscontrano meno denunce sono invece Valle d’Aosta, il Molise e l’Umbria. La media nazionale si attesta a 7,1 reati commessi ogni 100mila abitanti. Questa tipologia di illecito penale, a seguito della della riforma dell’art 387 bis del codice di procedura penale prevista dalla legge Cartabia, è punibile con l’arresto. L’applicazione di questa norma, come denunciato da Il Fatto Quotidiano, è tuttavia problematica: contrasta infatti con un altro articolo inserito nel codice di procedura penale, il 280 (che disciplina le condizioni di applicabilità delle misure coercitive e che di fatto comporta l’immediata scarcerazione).

COSTRIZIONE AL MATRIMONIO – Anche in questo caso di registra un aumento considerevole nell’arco di tempo preso in esame (+143%, da 7 a 17) legato alla progressiva conoscenza della nuova norma e la maggiore propensione alla denuncia. Si tratta di un fenomeno che riguarda nell’86% dei casi donne, di cui il 68% di nazionalità straniera.

DEFORMAZIONE – Per quanto riguarda i reati di deformazione dell’aspetto della persona con lesioni permanenti al viso (che, come detto, salgono 46 a 62, +35%), in totale dall’entrata in vigore della legge sono stati 143 i delitti commessi. Le vittime sono uomini per il 78%, donne sono il 22%. Di queste ultime, il 93% risulta essere maggiorenne ed il 66% di nazionalità italiana. Gli autori sono nel 92% dei casi di sesso maschile.

REVENGE PORN – Dall’entrata in vigore del Codice rosso si registrano nel complesso 2.329 denunce di diffusione illecita di immagini o video con contenuto sessuale esplicito. Il maggior numero di violazioni sono in Lombardia, Campania e Sicilia. Mettendo in relazione il numero di reati con la popolazione residente emerge però che le regioni dove questa fattispecie è più diffusa sono il Molise, la Sicilia e la Sardegna. Le vittime sono nel 73% dei casi donne, italiane (87%), maggiorenni (82%).

Articolo Precedente

Il 25 novembre va celebrato anche dagli uomini che vogliono legami affettivi sani e liberi

next
Articolo Successivo

Disability Card? Tenetevi pure quella di mia figlia. Basta ghettizzare, iniziamo a includere

next