Dura replica di Massimo Giletti, nel corso di “Non è l’arena” (La7), al commento che il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nella sua consueta diretta del venerdì su Facebook, ha pronunciato nei confronti dello stesso giornalista (“Un personaggio un po’ esaltato che dà i numeri al Lotto. Andrebbe ricoverato al Cardarelli per coma etilico”).
Le dichiarazioni del politico sono scaturite dall’inchiesta condotta dalla stessa trasmissione sul “sistema Salerno”, nonché sulle indagini relative ad appalti truccati e a commistioni tra politica e cooperative campane.
Lei è libero di dire che io sono un ubriacone – risponde a distanza Giletti – Ma a me piacciono i fatti. E io, caro governatore, vedo che lei spesso, quando è infastidito, vuole demolire l’avversario sul piano personale”.

Il giornalista chiede poi lumi dal direttore de ilfattoquotidiano.it, Peter Gomez, che spiega: “Paul Valèry diceva che quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore. È quello che fa chiaramente De Luca. Io ti posso dire: benvenuto nel club. In una direzione del Pd di sei anni fa, io subii un attacco forse ancora più violento, perché De Luca mi diede del ‘consumatore abusivo di ossigeno’. L’attacco fu talmente violento – continua – che il segretario dem di allora, Matteo Renzi, intervenne per dire che il partito non voleva il male dei cronisti. Il punto è che il Pd per tanti anni ha tollerato da parte di De Luca questi atteggiamenti che noi definiamo da ‘sbruffone’, ma che in realtà sono qualcosa di diverso, perché De Luca fa paura al Pd, ha questo sistema in mano, ha in mano un sacco di voti. Nessuno è in grado di affrontare questa battaglia”.

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