Enrico Michetti, ex candidato del centrodestra come sindaco di Roma sconfitto da Roberto Gualtieri, lasica la carica di consigliere comunale dopo sole due settimane dalla nomina. Lo ha annunciato questa mattina affermando “La mia decisione di dimettermi dalla carica di consigliere comunale nasce dalla sempre più pressante consapevolezza dell’importanza di continuare ad assicurare in via prioritaria – nell’attuale contesto storico politico ed economico amministrativo – la formazione, l’aggiornamento e l’assistenza ad amministratori e funzionari pubblici. Un ambito a cui dedicherò il massimo impegno per proseguire il percorso di valorizzazione delle risorse umane della Pubblica Amministrazione”.

“In tal modo – continua l’ex consigliere – anche nella qualità di presidente della Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, potrò continuare ad offrire un contributo civico alla buona amministrazione, indubbiamente superiore rispetto a quanto potrei garantire ove assumessi il ruolo politico di consigliere di opposizione. Nel ringraziare infinitamente tutti coloro che mi hanno sostenuto resterò, con pieno senso di responsabilità, sempre e comunque a disposizione di Roma Capitale per quelle che sono le mie specifiche competenze e senza che ciò comporti alcuna spesa a carico delle casse comunali”, conclude Michetti.

Michetti, che era risultato il più votato al primo turno (30,2%) è stato sconfitto da Gualtieri al ballottaggio dello scorso con un 60% contro 39,8%, in una votazione caratterizzata da un alto livello di astensione. Giovedì scorso la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni aveva affermato di non essere pentita della scelta di Michetti come candidato “ma dei tempi di scelta dei candidati sindaci del centrodestra sì… Non ho nulla da dire sui profili dei nomi, ma sui tempi invece…”. Lo ha detto Giorgia Meloni al ‘Salone della Giustizia 2021’. Fratelli d’Italia è stato anche il primo sostenitore di Michetti anche in termini finanziari con un esborso complessivo per la campagna elettorale di 150mila euro mentre dalla Lega non sarebbe arrivato alcun contributo

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