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Ultimo aggiornamento: 16:53 del 29 Ottobre 2021

De Luca: “Quinta ondata è alle porte e il numero dei positivi è preoccupante. Partiamo con campagna di massa per terza dose”

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“Dateci una mano a evitare che questa quinta ondata, ormai evidentemente alle porte, non diventi un problema delicato a causa delle scuole aperte e non porti a chiudere di nuovo il nostro Paese“. È l’appello preoccupato del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che nella diretta odierna su Facebook ha annunciato una campagna di massa per la vaccinazione con terza dose.
Il politico ha lanciato l’allarme sul numero di positivi nella regione, definendo “preoccupante” la situazione dei contagi: “Stiamo registrando da due settimane una tendenza all’aumento dei positivi. Quelli che finiscono all’ospedale e in terapia intensiva sono quasi tutti non vaccinati. Oggi, al netto dei tamponi molecolari, i positivi sono 650: metà sono non vaccinati. L’altra metà dei positivi è costituita da persone vaccinate con doppia dose. Questo vuol dire che la capacità di protezione del vaccino si va esaurendo col passare dei mesi. Quindi, dobbiamo prepararci a una campagna di massa di vaccinazione con la terza dose“.

E spiega: “Io ho fatto la terza dose venerdì scorso e, come vedete, toccando ferro, godo di ottima salute. Dobbiamo comprendere che a mano a mano che passa il tempo, la capacità di protezione e la dotazione di anticorpi di chi si è vaccinato diminuisce al punto tale da non impedire più il contagio. Dunque, dobbiamo prepararci a ripetere le vaccinazioni anche per chi ha fatto la doppia dose. Dobbiamo continuare a mantenere comportamenti di grande prudenza, come l’uso della mascherina sempre, sia al chiuso, sia all’aperto. Ora, tenete conto che ci avviamo verso una stagione complicata come quella invernale – continua – Fra dicembre e gennaio dobbiamo rivaccinare tutto il personale scolastico e tutto il personale sanitario. Ma nelle prossime settimane avremo un problema molto delicato che riguarda i bambini, per i quali invito i genitori a fare il vaccino anti-influenzale. Se a dicembre o gennaio abbiamo bambini che beccano l’influenza, avremo una percentuale rilevante di bambini che dovranno essere ricoverati in ospedale, con rischio di promiscuità tra bambini e pazienti covid. Insomma, la situazione non è tale da farci stare completamente tranquilli. È bene guardare in faccia la realtà”.

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