Agli Stati Uniti 3,4 miliardi di dollari per la produzione delle batterie dei veicoli a basse emissioni: Toyota ha così annunciato “l’offensiva” elettrificata sul mercato nordamericano, specificando che 1,29 miliardi saranno destinati esclusivamente allo sviluppo e localizzazione del prossimo impianto di produzione.

Per fare ciò, il costruttore giapponese – che ha previsto per la produzione globale di batterie un investimento di 13,5 miliardi di dollari – si unirà in una partnership con Toyota Tsusho, già controllata del gruppo: un investimento che “contribuirà a rendere più accessibili i veicoli elettrificati per i clienti americani, riducendo sensibilmente le emissioni di CO2 e, soprattutto, a creare più posti di lavoro legati al futuro della mobilità” ha commentato Ted Ogawa, CEO di Toyota Motor Nord America. Il nuovo sito, specifica il costruttore, darà impiego a 1.750 persone e avvierà la produzione entro il 2025, che si amplierà progressivamente fino al 2031.

Una manovra che servirà a Toyota per raggiungere l’obiettivo di vendita negli Usa di circa 1,8 milioni di vetture elettrificate entro il 2030 (ovvero il 70% delle vendite totali, mentre oggi queste rappresentano il 25%), e immettere sul mercato globale 15 modelli full electric entro il 2025.

L’annuncio dell’investimento in Nord America di Toyota è stato diramato poco dopo che anche Stellantis e LG Energy Solution avevano anticipato una joint venture per la realizzazione, sempre negli Usa, di un sito di produzione di batterie agli ioni di litio che potrebbe essere operativo già dal primo trimestre 2024 con una capacità produttiva di 40 gigawattora.

“L’annuncio di oggi è un’ulteriore prova che stiamo implementando la nostra aggressiva roadmap per l’elettrificazione e stiamo seguendo gli impegni presi durante l’evento EV Day di luglio”, ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis in una nota, “con questo, abbiamo fissato il prossimo ingresso della Gigafactory nel portafoglio Stellantis per aiutarci a raggiungere un minimo totale di 260 gigawattora di capacità entro il 2030”.

Articolo Precedente

Lancia, una lunga storia (anche) di motorsport e di cinema

next
Articolo Successivo

Bosch, 400 milioni di euro per rispondere alla crisi dei semiconduttori

next