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Referendum cannabis, il 58% degli italiani è a favore. Per 8 persone su 10 toglie mercato alla criminalità organizzata: il sondaggio di Swg

L'indagine è stata condotta dal 21 al 27 settembre su 1200 soggetti maggiorenni residenti in Italia. Sono soprattutto le fasce d'età tra i 18-34 anni e 35-44 anni a essere a favore, entrambe al 66%. In crescita l'approvazione rispetto a luglio 2020
Referendum cannabis, il 58% degli italiani è a favore. Per 8 persone su 10 toglie mercato alla criminalità organizzata: il sondaggio di Swg
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Il 58% degli italiani è a favore della legalizzazione della cannabis. Lo dice un sondaggio commissionato da magazine BeLeaf e dalla campagna Meglio Legale all’istituto di ricerca Swg. L’indagine (quantitativa) è stata condotta fra il 22 e il 27 settembre con una rilevazione con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview), su un campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia. Fra loro, i favorevoli appartengono soprattutto alle fasce d’età tra i 18-34 anni e 35-44 anni, entrambe al 66%. Sono in prevalenza elettori di Pd e M5s: rispettivamente il 74% e l’81%. Quattro elettori su dieci di Lega e Fdi – partiti contrari alla legalizzazione – dichiarano invece di approvarla.

Tra le motivazioni principali c’è l’obiettivo di togliere mercato alla criminalità organizzata: è così per otto persone su dieci. Tra le ragioni che spingono i sostenitori del sì c’è anche il “rendere più sicura la sostanza usata” (in 4 su 10) e il “rendere più libero e consapevole il consumo” (3 su 10). Stando a quanto emerge dal sondaggio, è a favore chi è molto informato sulla materia (58%). Guardando ai dati dello scorso anno raccolti dal sondaggio Eurispes del luglio 2020, il favore risulta aumentato di circa il 10%. A quella data, infatti solo il 47,8% di cittadini si diceva d’accordo con la legalizzazione. Tra le domande poste dal sondaggio SWG anche una sull’attuale legge riguardante la coltivazione domestica di cannabis: il 56% degli intervistati si è espresso, infatti, contrario alla norma in vigore che punisce fino a 6 anni di reclusione chi coltiva cannabis anche se per uso personale. I principali oppositori alla norma sulla coltivazione si trovano tra i laureati (il 62%), tra gli elettori del M5S (60%) e del PD (69%) che si sono dichiarati fortemente intenzionati a cambiare l’attuale legge sulla coltivazione domestica.

Alla conferenza stampa di presentazione – insieme a Riccardo Bennati (Ricercatore SWG) e Stefano Cagelli (Direttore BeLeaf Magazine) – sono intervenuti anche i membri del comitato Referendum Cannabis Legale Marco Cappato (Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni), Antonella Soldo (Coordinatrice di Meglio Legale) e Riccardo Magi (+Europa) che hanno commentato così la nuova ricerca: “Una maggiore consapevolezza fa diminuire la paura, risponde a dubbi e perplessità, di conseguenza fa aumentare il numero di persone favorevoli alla legalizzazione. Anche per questo useremo le settimane rimaste per aprire occasioni di dibattito in ogni città e invitare la Rai e gli altri organi di informazione ad affrontare un tema che è più che sentito tra i cittadini”.

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