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Commenti“In un paese di 2000 abitanti, in 17 anni, può accadere un omicidio? Sì, può accadere. La comunità ospitava 2000 delinquenti”. Con queste parole, Gabriele Ansaloni, meglio conosciuto come Red Ronnie, ha commentato un caso eclatante, il ritrovamento il 7 maggio 1989 del cadavere, martoriato dalle botte, di Roberto Maranzano, che fu ospite per più di un anno della comunità di recupero per tossicodipendenti di San Patrignano, creata e gestita da Vincenzo Muccioli. Intervistato a La Confessione, il programma condotto da Peter Gomez, in onda il 1 ottobre alle 22.45 su Nove, Red Ronnie ha preso le difese di quanto accadeva nella comunità. “Ci sono due Vincenzo Muccioli o due fasi di San Patrignano? – ha chiesto Gomez – Una fase in cui la comunità è piccola e Muccioli agisce come un papà, e una, quando la comunità diventa molto grande, con migliaia di persone, in cui succede di tutto?”.
“A San Patrignano – ha risposto Red Ronnie – ci sono 2000 delinquenti, in cui quello che ha fatto meno, ha compiuto il reato di spaccio. C’erano persone con l’articolo uno, vuol dire pericolo: gente che ha fatto rapine, gente che ha puntato la pistola, gente che veniva affidata lì dai tribunali, gente che Muccioli riscattava. Ecco, in 17 anni in un paese di 2000 abitanti, sto parlando di un paese normale, non un paese di ex delinquenti, può accadere un omicidio? Sì, può accadere”. “È accaduto”, ha risposte Gomez. “È accaduto”, gli fa eco il giornalista. “E Muccioli come minimo è andato a coprire”, ha concluso il direttore de Ilfattoquotidiano.it.
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