Terza dose per gli over 50 e dose singola per i ragazzini dai 12 ai 15 anni: doppia operazione al via da oggi in Gran Bretagna dopo la decisione presa da Boris Johnson la scorsa settimana. Ad accelerare la nuova campagna voluta dal governo di Londra i timori dell’impatto della variante Delta sull’anno scolastico, appena iniziato con docenti e alunni in presenza nelle aule. Vale la pena ricordare che la Gran Bretagna ha raggiunto finora una quota dell’82% circa degli abitanti sopra i 16 anni vaccinati con due dosi e quasi il 90% con almeno una. Per quel che riguarda la terza dose – autorizzata “preferibilmente” con Pfizer o Moderna, ma in seconda battuta pure con AstraZeneca per chi abbia ricevuto le prime due fiale con questo antidoto e non abbia controindicazioni – si parte da Inghilterra e Scozia, nella fattispecie dalle persone vulnerabili e immunodepresse, in parte già coperte. Successivamente si procederà all’immunizzazione di tutti gli ultracinquantenni alla scadenza dei 6 mesi dalla seconda dose; anche in questo caso si inizierà dai più anziani, per poi passare al personale sanitario di prima fila e delle case di riposo, ovvero le stesse categorie in testa alle liste di priorità nel ricevere le prime dosi.

Diverso il discorso per quanto riguarda i ragazzini di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Nei mesi scorsi, infatti, le autorità scientifiche britanniche avevano sconsigliato a più riprese la vaccinazione di massa per quella fascia d’età. A inizio settembre, ad esempio, gli esperti del Jcvi (Joint committee on vaccination and immunization) – che assiste il governo di Boris Johnson sulla campagna anti Covid – aveva bocciato la somministrazione per bambini e ragazzi sani fra i 12 e i 15 anni, nonostante l’autorizzazione dalle agenzie del farmaco. Secondo l’organismo, era necessario essere ancora cauti: il rapporto fra costi e benefici era incerto e non bastavano le considerazioni di cautela sanitaria generale. Un parere peraltro condiviso da molti tra i più autorevoli accademici britannici, che nelle ultime settimane avevano già espresso la loro perplessità sull’estensione di massa della campagna vaccinale sotto i 16 anni. Anche in virtù di questi pareri, il governo Johnson non aveva mai fatto ipotesi concrete per la vaccinazione dei giovanissimi. Dal canto suo, il 3 settembre scorso il comitato medico-scientifico di Londra, con una nota inviata all’esecutivo, aveva fatto sapere che le due dosi per la fascia 12-15 anni sarebbero state garantite solo ai soggetti considerati vulnerabili e a maggior rischio di contagio a causa di altre patologie pregresse. Si tratta di circa 200mila fra ragazzi e bambini con diagnosi di disfunzioni croniche al cuore, malattie polmonari o del fegato. Alla fine, però, il governo ha scelto di procedere con la vaccinazione a tappeto, sulla scia di quanto stabilito il 13 settembre scorso dai chief medical officers (Cmo). La decisione, comunicata al ministro della Salute, Sajid Javid, per lettera, è stata presa, aveva spiegato Chris Witty, dopo aver considerato “quali saranno gli effetti di questo passo sui contati nelle scuole e sull’istruzione”. Contestualmente, il Cmo ha chiesto al Joint Committee on Vaccination and Immunisation, che si era espresso contro la raccomandazione del vaccino per i 12-15enni, di determinare se sarà necessaria una seconda dose, una volta che saranno disponibili più dati a livello internazionale, quindi non prima dell’inizio del semestre primaverile.

Secondo il Guardian sono 3 milioni i giovani idonei in tutto il Regno Unito. Le immunizzazioni (con una singola dose di Pfizer) verranno condotte principalmente negli istituti scolastici. In vista di possibili manifestazione di protesta dei no vax fuori dalle scuole, ai presidi sono state fornite tutte le indicazioni necessarie per contattare la polizia. In Inghilterra le vaccinazioni per gli over 12 anni iniziano oggi, mentre nei prossimi giorni della settimana toccherà anche a Scozia e Galles. I giovani scozzesi potranno vaccinarsi in clinica o aspettare una convocazione scritta per un appuntamento. In Galles i ragazzi saranno effettuati nei centri di vaccinazione di massa e in alcune strutture scolastiche. In Irlanda del Nord si ritiene che i ragazzi saranno vaccinati contro Covid-19 a partire da ottobre.

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