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Mahmood: “Dopo Sanremo mia madre si è spaventata, non ero più io. Allo specchio mi vedevo una figura oscura con la coda da scorpione”

Se da una parte, infatti, la vittoria al Festival ha svoltato la sua carriera artistica conferendogli un successo che continua tutt'ora, il cantante rivela come dall'altra non sia stato facile per lui gestire tutta quella popolarità arrivata quasi all'improvviso

di F. Q.

“Dopo la vittoria di Sanremo mia madre si è spaventata, mi vedeva diverso, capiva che non mi riconoscevo. Io rispecchiandomi vedevo una figura oscura con la coda da scorpione, non mi trovavo”. Mahmood si racconta a cuore aperto e rivela come il trionfo a Sanremo 2019 abbia avuto per lui conseguenze difficili. Se da una parte, infatti, ha svoltato la sua carriera artistica conferendogli un successo che continua tutt’ora, dall’altra non è stato facile per lui gestire tutta quella popolarità arrivata quasi da un giorno all’altro. Al suo fianco, per fortuna, c’era la madre, che gli è sempre stata accanto: “Quando mi sono ritrovato, si è tranquillizzata lei. Ma appena arriva qualcuno di giovane che ha successo, lei si preoccupa. Ad esempio i Måneskin. Vincono Sanremo, e mia madre si agita: ‘Quelli sono piccoli, ora come fanno?’“, ha confidato il cantante.

Anche perché per lui il successo è arrivato quasi inaspettato dopo una lunga gavetta, tanti no, tante porte chiuse. E non solo: Mahmood ha spiegato anche di esser stato vittima di bullismo da piccolo: “Dai sette ai quindici anni sono stato cicciotto. Cicciotto e con gli occhiali da vista, mi mancavano tre gradi. Un giorno si presenta il bullo che mi butta la cartella dalla finestra. Il bullo della scuola aveva la pelle più scura della mia. Scuola di Rozzano, con giapponesi, rumeni, egiziani, africani. Il problema non erano le razze”.

E ancora, Mahmood si sbottona e svela aneddoti privati, come il fatto che con i primi soldi guadagnati le ha regalato un profumo che desiderava da tanto: “Principalmente però mi piace farla viaggiare. Fino a 57 anni lei non aveva visto niente, tranne Orosei e Rozzano. Cinque anni fa l’ho portata a Londra, ci siamo fatti i selfie davanti a Buckingham Palace. Abbiamo selfie di noi davanti ai monumenti di tante città del mondo. Mesi fa le ho detto: ‘Domani ti porto al Lago di Como’”. Del padre, invece, ne parla in “Soldi”, la canzone che lo portò a trionfare al Festival: “Mio padre si è sposato quattro volte. Ha avuto altri figli. Non so se gli manco. Forse è in Egitto, o forse a Milano. Non ci sentiamo da qualche mese. Per quello che l’ho vissuto mi ritrovo in alcuni atteggiamenti: l’essere burlone, il voler far ridere gli altri”.

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