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“Accelerare decarbonizzazione e riduzione delle emissioni”. Sulla transizione Draghi dà la linea: “Lo Stato è pronto ad aiutare le imprese”

I tempi della transizione ecologica "devono essere ambiziosi, ma compatibili con le capacità di adattamento delle nostre economie. E lo Stato deve essere pronto ad aiutare cittadini e imprese nell’affrontare i costi di questa complessa trasformazione". Così il presidente del Consiglio Mario Draghi interviene di sbieco sulla polemica innescata dal suo ministro Roberto Cingolani
“Accelerare decarbonizzazione e riduzione delle emissioni”. Sulla transizione Draghi dà la linea: “Lo Stato è pronto ad aiutare le imprese”
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“Vogliamo accelerare l’impegno di decarbonizzazione, ridurre le emissioni e puntare su tecnologie all’avanguardia come l’idrogeno, su cui c’è una collaborazione strutturata a livello europeo. I tempi di questo processo devono essere ambiziosi, ma compatibili con le capacità di adattamento delle nostre economie. E lo Stato deve essere pronto ad aiutare cittadini e imprese nell’affrontare i costi di questa complessa trasformazione”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi – in un videomessaggio al 15° Forum economico italo-tedesco di Cernobbio – interviene di sbieco sulla polemica innescata dal suo ministro Roberto Cingolani, che ha ricondotto gli attesi rincari delle bollette di luce e gas a un “effetto indesiderato” del processo di transizione ecologica. E, ricordando che sia Italia che Germania hanno destinato il 40% dei fondi europei proprio a questo scopo, assicura che il “costo” delle nuove forme di energia non sarà lasciato sulle spalle di imprenditori e cittadini “con redditi medio-bassi”, come proprio Cingolani paventava.

A rimorchio del premier, anche il segretario del Partito democratico Enrico Letta lancia l’allarme sull’aumento dei costi energetici: “Questo aumento delle bollette è assolutamente eccessivo, qualunque siano le ragioni globali che lo provocano. Ci vuole un intervento del governo per ridurre una tantum gli oneri di sistema e così limitare un impatto che è una gelata sui consumi delle famiglie e sulla ripresa”, scrive su Twitter. Poco prima lo stesso concetto era stato espresso da Antonio Misiani, responsabile economico dei dem: “Il caro bollette è una mazzata per le famiglie e le imprese e rischia di compromettere la ripresa. Come Pd chiediamo al governo di stanziare le risorse necessarie per tutelare i consumatori dagli aumenti. L’impennata senza precedenti delle bollette energetiche conferma la necessità di rafforzare gli strumenti per rendere socialmente sostenibile la transizione ecologica. Paesi come Spagna e Germania stanno varando iniziative legislative, spostando parte degli oneri di sistema ad altre fonti di finanziamento”.

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