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Hong Kong, arrestati 4 attivisti dell’Alleanza per il ricordo di Piazza Tienanmen. Il gruppo è finito sotto indagine per la sicurezza nazionale

Ogni 4 giugno, giorno della sanguinosa repressione di Piazza Tienanmen a Pechino nel 1989, il gruppo ha organizzato grandi veglie a lume di candela a Victoria Park mobilitando centinaia di migliaia di persone
Hong Kong, arrestati 4 attivisti dell’Alleanza per il ricordo di Piazza Tienanmen. Il gruppo è finito sotto indagine per la sicurezza nazionale
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La polizia di Hong Kong ha arrestato oggi diversi attivisti dell’Alleanza di Hong Kong, il gruppo che per circa 30 anni ha promosso e organizzato la veglia in memoria dei fatti sanguinosi di Piazza Tienanmen, all’indomani del rifiuto dell’associazione di collaborare con un’indagine sulla sicurezza nazionale. In una nota, l’Alleanza ha confermato che tre attivisti – Simon Leung, Sean Tang e Chan To-wai – sono stati arrestati questa mattina, mentre un quarto, l’avvocato Chow Hang-tung, è stato portato via in manette dal suo ufficio dagli agenti. La polizia, secondo i media locali, non ha ancora confermato arresti e accuse.

L’Alleanza è uno dei numerosi gruppi pro-democrazia finiti sotto indagine in base alla legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina su Hong Kong e in vigore dal 30 giugno del 2020 con lo scopo di reprimere il dissenso dopo le proteste di massi anti-governative del 2019, spesso sfociate in violenza. Ad agosto, la polizia aveva ordinato all’associazione di consegnare i dettagli finanziari e operativi, accusandola di lavorare come “agente straniero”: nel mirino i dettagli personali di tutti i suoi iscritti dalla sua fondazione nel 1989, tutti i verbali delle riunioni, i registri finanziari e ogni scambio con le altre Ong che difendono la democrazia e i diritti umani in Cina. Ieri, termine ultimo per adempiere alle varie richieste, l’Alleanza ha opposto un secco diniego inviando una lettera con cui ha definito illegale e arbitraria l’azione della polizia, rimarcando che non era stata presentata alcuna prova di illecito. Respinta anche l’accusa di “agente straniero”, rivendicando il ruolo di gruppo che fa campagne per gli abitanti di Hong Kong. Ieri sera, la polizia di sicurezza nazionale dell’ex colonia britannica ha rilasciato una nota avvertendo che il rifiuto di collaborare avrebbe comportato il rischio di una multa e fino a sei mesi di carcere.

L’alleanza, la cui denominazione completa è Hong Kong Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China, è uno dei simboli del movimento pro-democrazia dalla città. Ogni 4 giugno, giorno della sanguinosa repressione di Piazza Tienanmen a Pechino nel 1989, il gruppo ha organizzato grandi veglie a lume di candela a Victoria Park mobilitando centinaia di migliaia di persone. Le ultime due veglie, tuttavia, sono state vietate ufficialmente per la pandemia del Covid-19, mentre anche un museo correlato gestito dal gruppo è stato chiuso quest’anno. Le autorità cinesi e di Hong Kong hanno anche chiarito ripetutamente che eventuali future veglie potrebbero violare la nuova legge sulla sicurezza.

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