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Instagram, ecco le nuove funzioni per limitare gli insulti o i messaggi indesiderati: Limits e Hidden Words

La decisione dopo gli Europei di calcio e le Olimpiadi. L'annuncio di Adam Mosseri, a capo della piattaforma: "Continueremo a sostenere le organizzazioni focalizzate sull'ingiustizia razziale e sull'equità, e vogliamo collaborare ancora di più con l’industria, i governi e le ONG per educare e aiutare a sradicare l’odio"

di F. Q.

Instagram lancia nuove funzionalità per aiutare le persone a proteggersi dagli insulti. L’idea nasce dalle offese – in prevalenza razziste – che hanno ricevuto alcuni atleti durante gli Europei di calcio e le Olimpiadi. Due in particolare le novità: Limits e Hidden Words. La prima consente di filtrare o nascondere i commenti e le richieste di messaggi privati (DM, direct message) da utenti che non seguono l’account oppure sono follower recenti. “Abbiamo sviluppato questa funzione”, spiega Adam Mosseri, a capo di Instagram, “perché interagendo con i creator e i personaggi pubblici ci siamo resi conto che a volte si ritrovano a dover gestire improvvisi picchi di commenti e richieste di messaggi diretti da persone che non conoscono. In molti casi si tratta di apprezzamenti e supporto, ma spesso rappresentano un’ondata di commenti negativi o messaggi indesiderati“.

Hidden Words permette invece di filtrare in automatico parole, frasi ed emoji offensive e di relegarle in una cartella nascosta, che può anche non essere mai aperta. Attivata in alcuni Paesi all’inizio di aprile, dovrebbe essere lanciata in tutto il mondo verso la fine di agosto.

Infine, la piattaforma mostrerà avvertimenti ancora più forti per scoraggiare le molestie, oltre a quelli che già compaiono quando qualcuno cerca di pubblicare un commento potenzialmente offensivo. “Ora, invece di aspettare il secondo o terzo commento, mostreremo un messaggio più forte già al primo tentativo”, aggiunge Mosseri. “Nell’ultima settimana, per esempio, abbiamo dato questi avvertimenti circa un milione di volte al giorno alle persone che stavano scrivendo commenti potenzialmente offensivi. Sulla base di queste notifiche, in circa il 50% dei casi il commento è stato modificato o cancellato dall’utente. Continueremo a sostenere le organizzazioni focalizzate sull’ingiustizia razziale e sull’equità, e vogliamo collaborare ancora di più con l’industria, i governi e le ONG per educare e aiutare a sradicare l’odio. Questo è un lavoro che non si ferma qui: continueremo a condividere gli aggiornamenti sui nostri progressi”, conclude Adam Mosseri. Solo pochi giorni fa Instagram aveva annunciato, inoltre, una stretta in merito alla privacy degli utenti minorenni, per i quali sarà obbligatorio il profilo privato.

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