“Non ce n’è di furbetti del cartellino”. E invece… Anche il padre di Angela da Mondello, la signora siciliana celebre (ahitutti) del lugubre tormentone “non ce n’è di coviddi”, è stato indagato dalla Procura di Palermo per truffa e danni ad ente pubblico. Assieme a Isidoro Chianello ci sono altri 27 dipendenti comunali accusati di timbri falsi e false autocertificazioni. Secondo la Procura i dipendenti si allontanavano dal posto di lavoro per fare la spesa o attività sportiva. I dati raccolti dagli inquirenti sembrano parlare chiaro: 1000 casi di false rendicontazioni e oltre 2500 ore di falso servizio. Canello è sottoposto ad obbligo di dimora.
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