Finisce in procura la spedizione organizzata dalla direzione dall’albergo Forte Village che lo scorso 21 maggio ha inviato un volo con circa 120 collaboratori a vaccinarsi contro il Covid con il preparato di Biontech-Pfizer a Monaco di Baviera. Il gruppo è stato ricevuto, informato e vaccinato da tre medici nell’albergo Hilton dell’aeroporto e ha quindi, dopo una birra, potuto riprendere l’aereo per tornare in Italia. Circa due ore in tutto. Il fatto è stato svelato per prima da una troupe di Rai 3.

Intervistato dalla Rai, il Dr. Udo B. che ha somministrato i vaccini con due colleghi, ha dichiarato che l’evento era stato organizzato con il coordinamento del Ministero della Sanità. La circostanza è stata subito smentita dal gabinetto del ministro Jens Spahn (CDU), il quale, già sotto pressione per l’acquisto a caro prezzo di mascherine che sono risultate inidonee e a meno di cento giorni dalle elezioni certo non vuole finire ancora nell’occhio del ciclone. Subito dopo anche il suo omologo bavarese Klaus Holetschek (CSU) ha respinto qualsiasi coinvolgimento e ha parlato di vero e proprio “scandalo”. Pure l’avvocato Thomas Pfister, che rappresenta il Dr. B., ha dovuto infine ammettere che l’autorità pubblica non ne era a conoscenza.

Il ministero ha informato la procura e ha chiesto all’Ordine dei medici di verificare anche le violazioni disciplinari. L’organismo bavarese dei medici mutuati ha avviato a sua volta accertamenti. Sono così scattate indagini penali per appropriazione indebita di farmaci, corruzione e corruttibilità. L’autorità centrale bavarese per il contrasto di truffe e corruzione nella sanità (ZKG), costituita dal 15 settembre 2020 in seno alla Procura di Norimberga, ricevuto il caso dalla Procura di Landshut competente per l’aeroporto, ha fatto disporre perquisizioni e sequestrare documenti presso la farmacia di Monaco che ha fornito le dosi e gli ambulatori nel centro cittadino e sulla costa del lago Tegernsee del Dr. Udo B.

Secondo le prime risultanze il Dr. B. è stato avvicinato da un paziente che gli ha chiesto se fosse disponibile all’operazione di vaccinazione di gruppo. Il medico quindi si è rivolto al farmacista con cui collabora da tempo che gli ha fornito le dosi. Il vaccino non è stato dunque procurato sul mercato nero, ma sarebbe comunque illecitamente distribuito alla comitiva italiana che non ne aveva diritto. Gli stranieri, infatti, possono essere vaccinati in Germania solo se residenti e coperti da assicurazione sanitaria sul posto. Le indagini devono chiarire ora se siano intervenuti anche degli intermediari e come si sia potuti giungere all’iniziativa dell’albergo al sud di Cagliari. L’avvocato Pfister ha dichiarato all’emittente Bayerischer Rundfunk che il suo assistito intende collaborare con gli inquirenti. La stampa tedesca, d’altronde non abbandona i titoli sugli “italienische Impftouristen”, i turisti italiani vaccinati.

La campagna vaccinale in Germania ha preso afflato passando capillarmente attraverso i medici di famiglia e senza più priorità per gli anziani. Ormai più della metà della popolazione risulta avere avuto almeno una prima dose. Ma i rallentamenti non mancano per lo scarseggiare di dosi. Se l’incidenza di nuovi contagi è scesa, anche in Germania la preoccupazione è rivolta al pur lento diffondersi della variante Delta.

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